2015 Archivi - emanuelabernascone.com https://emanuelabernascone.com/category/eventi/2015/ l'arte di comunicare l'arte Sat, 09 Mar 2019 10:56:14 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.8.12 SAR.TO. LA MODA ILLUMINA TORINO https://emanuelabernascone.com/sar-to-la-moda-illumina-torino/ Wed, 04 Nov 2015 14:16:54 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=16224 SAR.TO La moda illumina Torino 20 novembre 2014 - 30 giugno 2015 Galleria San Federico, Torino

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SAR.TO
La moda illumina Torino

20 novembre 2014 – 30 giugno 2015

Galleria San Federico, Torino

inaugurazione giovedì 20 novembre ore 19.00

Dal 20 novembre a fine gennaio chi attraverserà la centralissima Galleria San Federico a Torino avrà la possibilità di immergersi nella sognante atmosfera creata dai riflessi luminosi delle 10 bolle sospese nella volta della Galleria. Un’installazione luminosa di rarefatta bellezza: ogni bolla avrà al suo interno un abito, un omaggio alla sartorialità della moda torinese, creato da uno stilista emergente del territorio.
Gli abiti, frutto di una ricerca creativa a tutto campo che parte dallo studio dei materiali che vengono incastonati nella bolla e reagiscono alla luce interna, si trasformano così in oggetti iconici, quasi dei caleidoscopi luminosi che animeranno lo spazio circostante nel periodo pre e post Natalizio.

La serata dell’inaugurazione sarà animata dal concerto del cantautore Luigi Antinucci che presenterà il suo ultimo album Magica Torino e dalla performance Led/3 times che prevede una sfilata di abiti disegnati da Adriana Delfino e illuminati da particolari led su progetto dell’artista Andrea Massaioli.

La Galleria, così illuminata, tornerà al suo antico splendore vegliando sugli spazi sottostanti che verranno occupati da diversi temporary stores. In uno dei locali si insedierà ad esempio Franco Curletto, hairstylist L’Oréal Professionnel, con il suo TEMPORARYHAIR, pronto a dare consigli e ragguagli sui look più di tendenza a prezzi simbolici per devolvere poi parte dei proventi alla Fondazione FARO onlus. E così gli altri temporary stores dove di troveranno, oltre ai prodotti L’Oréal, la speciale collezione di bijoux Torino Reale creata appositamente da Elena Imberti, le creazioni di Alberto Lusona e quelle di Patrizia Cattana, il Salotto Sar.to uno spazio dedicato al connubio tra arte e moda che ospiterà i 9 stilisti e il progetto Le Dejeuner sur l’art curato da Marzia Capannolo, i gadget del Circolo dei lettori o le pregiate confetture dell’azienda agricola San Matteo; alla Faro saranno destinati parte dei ricavati oltre alle offerte spontanee dei visitatori.

Un’installazione aerea e luminosa, ma di sapiente equilibrio, SAR.TO è costituita da 9 sfere in plexiglass di quasi due metri di diametro ed ognuna di loro peserà circa 80 Kg. Il loro aspetto etereo e leggero sarà dunque il risultato di una progettualità strutturale d’eccezione che va a braccetto con il genio e la creatività degli stilisti a cui è stato chiesto di allestire, con le loro creazioni, l’interno delle bolle.
Filomena Saltarelli, Antonino Salemi Garigliano, Silvia Beccaria, Antonio Rizza, Fabrizio Picardi, Alberto Lusona, Rossana Dassetto per Atelier Daidone, Born in Berlin e serenapolettoghella sono i giovani fashion designer selezionati dal comitato scientifico dell’Associazione Golfart, che ha progettato l’evento, costituito da Andrea Benedino Marzia Capannolo, Marisa Coppiano, e Vittorio Falletti. Ad Adriana Delfino e Walter Dang è stata affidata la curatela della sezione sartoriale del progetto mentre la direzione artistica è a cura dell’architetto Marisa Coppiano.

Galleria San Federico a Torino tornerà a brillare dunque, le “bolle” veglieranno sul passaggio sottostante e sugli eventi che si susseguiranno per tutto il periodo e che riguarderanno anche il mondo dello sport con la presenza di numerosi esponenti dello sport italiano così i djset del mercoledì sera, offrendo al pubblico un motivo in più per trascorrere del tempo nel “salotto” della città, illuminato dalla creatività dei giovani fashion designer e dalla robusta tradizione della moda torinese.

Associazione Golfart Fondata da Pegi Limone è un’associazione culturale senza scopo di lucro che opera nel settore della promozione della cultura, dello sport e del turismo. In particolare promuove la conoscenza dell’arte contemporanea, organizzando mostre e iniziative anche in collaborazione con associazioni a livello nazionale e internazionale. Ha organizzato e curato la mostra retrospettiva di David Ruff nelle sale Bolaffi a Torino nel 2008, la mostra antologica di Jessica Carroll nella Cripta della Chiesa di San Michele Arcangelo a Torino nel 2010, la mostra ” Fonderie Limone – Novant’anni tra industria ed arte – Una storia dell’imprenditoria piemontese” alle Fonderie Teatrali Limone a Moncalieri e la manifestazione ” Modissima” a Torino nel 2012, con il Consolato del Vietnam a Torino “4650 VIETNAM – ARTE – GUSTO -FASHION – IMPRESA” per celebrare il 40° anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche Italia-Vietnam, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e Sotto gli auspici dell’Ambasciata R.S. Viet- Nam e la seconda edizione di “Modissima e Modissima feat contemporay Turkey ” nei saloni di Unimanagement a Torino e a Palazzo Natta – Vitta a Casale Monferrato nel 2013.
La fondazione FARO onlus Fondata trent’anni fa grazie ad alcuni medici oncologi dell’ospedale San Giovanni di Torino con l’obiettivo di “Portare l’ospedale a casa del malato” intraprende da subito il percorso delle cure palliative, nate molti anni prima nei paesi anglosassoni, ma quasi sconosciute in Italia.Il primo servizio di assistenza domiciliare che in trent’anni di vita ha seguito oltre 20.000 ammalati aprendosi gradatamente ad altre patologie e rivolgendo sempre maggiore attenzione alle famiglie che sono la seconda vittima di queste gravi malattie. Per loro è nato il progetto Protezione Famiglia rivolto soprattutto ai nuclei fragili e ai bambini che si trovano ad affrontare la malattia di un genitore. Per i pazienti che per svariati motivi non possono essere assistiti a domicilio sono nati gli hospice FARO presso l’Ospedale di San Vito: strutture luminose, dotate di ogni conforto, sempre aperte ai famigliari, bambini compresi, dove l’umanità e la professionalità degli operatori si accompagna alla calda disponibilità dei volontari.


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SAR.TO
La moda illumina Torino
20 novembre 2014 – 31 gennaio 2015
Galleria San Federico, Torino
Inaugurazione 20 novembre ore 19.00 – Attività tutti i giorni dalle ore 15 alle ore 20. Sabati domeniche e festivi di dicembre dalle ore 11 alle ore 20.

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CONTEST FOTOGRAFICO SAR.TO https://emanuelabernascone.com/contest-fotografico-sar-to/ Tue, 20 Oct 2015 13:13:35 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=16218 CONTEST FOTOGRAFICO SAR.TO La moda illumina Torino Galleria San Federico a Torino sembra essere diventata un

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CONTEST FOTOGRAFICO SAR.TO La moda illumina Torino

Galleria San Federico a Torino sembra essere diventata un set fotografico da quando il 21 novembre 2014 sono apparse le bolle di SAR.TO La moda illumina Torino. Ogni giorno fotoamatori, professionisti e turisti fotografano le 10 bolle sospese nella volta che contengono gli abiti dei giovani talenti torinesi e che rimarranno in Galleria sino al 30 giugno.
Si è dunque deciso indire un contest fotografico al quale tutti possono partecipare: basterà recarsi in Galleria San Federico e ritrarre l’allestimento nella volta per poi inviare le proprie immagini (non più di 3 a persona) entro il 15 marzo alle ore 13 all’indirizzo mail [email protected].
Le immagini saranno selezionate da un comitato formato da Beppe Calopresti, Marisa Coppiano, Silvana Lunardi e Andrea Benedini. Ai primi tre classificati andranno in dono prodotti dell’azienda agricola San Matteo, Rossorubino, il Calzolaio Carlo Alberto, Overtake, Elena Imberti e UNODI100, durante una cerimonia che si terrà l’ultima settimana di apertura dei temporary stores che chiuderanno il 31 marzo 2015 .

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TUNGA https://emanuelabernascone.com/tunga/ Fri, 16 Oct 2015 13:18:05 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=16226 TUNGA From "La Voie Humide" 8 novembre 2014 - 24 gennaio 2015 La Galleria Franco Noero presenta

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TUNGA
From “La Voie Humide”

8 novembre 2014 – 24 gennaio 2015

La Galleria Franco Noero presenta From “La Voie Humide”, per la prima volta in Italia una personale dell’artista brasiliano in Italia, che il 5 novembre sarà presente all’inaugurazione.
Tunga (Palmares, Brasile, 1952) è il più noto artista visivo contemporaneo brasiliano; il suo lavoro è stato oggetto di esposizioni personali presso Istituzioni pubbliche quali il Jeu de Paume (2001), il Louvre (2005), il Museu Serralves (2006), il MoMA PS1 (2007), il Museum of Fine Arts di Houston (2009). Ha inoltre partecipato a numerose rassegne quali Documenta X (1997), XXIV Bienal de Sao Paulo (1998), Biennale di Gwangju (2000), 3rd Moscow Biennale (2009) e a collettive in Istituzioni quali il Museo Reina Sofia (2000), il Guggenheim Museum di New York (2002), il Moderna Museet di Stoccolma (2003), il Miami Art Museum (2009), il Museu de Arte Moderna di Rio de Janeiro (2010), l’Astrup Fearnley Museet di Oslo (2013), la Schirn Kunsthalle di Francoforte (2013) e il Palais de Tokyo (2014).
Forme organiche e riferimenti a parti del corpo sono elementi ricorrenti tanto nelle sculture quanto nei disegni esposti negli spazi della galleria. Nei nuovi lavori tridimensionali, appositamente concepiti per l’occasione, la compresenza di materiali di varia natura – ferro, quarzo, ceramica, resina, fossili di legno, bronzo, gomma, gesso, cuoio, perle – crea un dialogo tra le qualità intrinseche degli stessi, tra morbidezza e rigidità, vuoti e pieni, invadendo lo spazio di suggestioni narrative che rimandano al concetto di trasformazione, al divenire. I materiali e le forme che essi assumono – astratte o tradotte in oggetti più riconoscibili – portano con sé una forte valenza simbolica, generando equilibri delicati e sorprendenti tra i vari elementi.
I dieci disegni, realizzati tracciando un’unica linea continua su sottilissimi fogli di carta himalayana, attingono al vocabolario surrealista legato al corpo e all’automatismo psichico e possono essere considerati come uno spartito musicale che guida le sculture. Ne risulta che le opere in mostra sono armoniosamente legate tra loro in una sorta di continuum spazio-temporale che le rende parte di una “congregazione”, per usare le parole dell’artista.

Il corpus dei lavori riflette l’interesse dell’artista per la psicoanalisi – in particolare per la fase che nell’infanzia precede l’identificazione con il proprio corpo allo specchio – e mostra i segni di una personale reinterpretazione delle scienze esoteriche, in particolare dell’alchimia. La “Via Umida” menzionata nel titolo è infatti un riferimento alla possibilità di trasformare la materia attraverso l’uso dei sensi e di materiali fluidi o organici, in contrapposizione alla “Via Secca”, ovvero la via dell’intelletto, da cui risultano discipline quali la Scienza e la Filosofia.

Tunga From “La voie humide”
5 novembre – 24 gennaio 2015
Galleria Franco Noero
Via Mottalciata 10b, Torino
da giovedì 5 novembre a domenica 9 a partire dalle por e 9.30 con la prima colazione sino alle ore 19
Sabato 8 novembre in occasione della Notte delle Arti Contemporanee apertura sino alle ore 24
da lunedì 10: lun e sab 15 -19 / mart-ven 11 – 13 e 15 – 19

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CON I MIEI OCCHI https://emanuelabernascone.com/con-i-miei-occhi/ Mon, 02 Feb 2015 13:52:31 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=16204 CON I MIEI OCCHI Fotografie di Isabella Greggio SAR.TO Galleria San Federico 28 febbraio - 31 marzo 2015

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CON I MIEI OCCHI
Fotografie di Isabella Greggio

SAR.TO
Galleria San Federico
28 febbraio – 31 marzo 2015

Inaugurazione sabato 28 febbraio ore 17.30

Sabato 28 febbraio inaugura CON I MIEI OCCHI, mostra fotografica di Isabella Greggio all’interno delle attività di SAR.to in Galleria San Federico a Torino.
Isabella Greggio compie gli studi di fotografia e cinematografia a Torino negli anni novanta; in seguito esplora la fotografia pubblicitaria e di moda dell’ambito torinese, in quegli anni fucina di talenti e animata da grande entusiasmo.
Appassionata di bianco e nero si dedica anche all’arte della stampa artistica;, ma nel frattempo si accorge che il continuo sforzo visivo le fa perdere progressivamente la vista e i medici le diagnosticano una malattia incurabile alla cornea.
Isabella si trova così di fronte ad una scelta radicale: interrompere immediatamente la professione o subire un trapianto entro due anni e sceglie la salute, cambiando drasticamente stile di vita.

Ma la fotografia è un’arte che sceglie e non si fa scegliere e la passione per l’immagine e il gusto del bello non l’abbandona ; si mette a girare il mondo con la macchina fotografica scegliendo mete poco battute per cercare di catturare immagini autentiche.
L’avvento delle nuove tecnologie applicate alle macchine fotografiche le consente oggi di proseguire il suo lavoro.
Quelli esposti sono scatti che immortalano attimi, atmosfere, persone che, per qualche istante, sono entrate nei suoi occhi rendendo senza tempo il suo modo di vedere il mondo.

CON I MIEI OCCHI
dal 28 febbraio al 31 marzo 2015
Galleria San Federico
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00
domenica 15.00 – 19.00 – lunedì chiuso

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JUST ANOTHER https://emanuelabernascone.com/just-another/ Sun, 01 Feb 2015 14:12:41 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=16216 JUST ANOTHER Davide Balliano Ethan Greenbaum JPW3 Dustin Pevey Leif Ritchey La mostra collettiva che...

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JUST ANOTHER Davide Balliano Ethan Greenbaum JPW3 Dustin Pevey Leif Ritchey

La mostra collettiva che inaugura il 19 febbraio presso la Luce Gallery è nata quasi per “assonanza” intorno ad una canzone di Pete Yorn: JUST ANOTHER. Perché la musica spesso s’intreccia con altre discipline artistiche, in uno scambio reciproco tra immagini ed onde sonore. Quando vediamo un film accompagnato da una particolare colonna sonora la nostra percezione del momento si moltiplica grazie ad immagini e musica: l’udito e la vista si collegano e il sentimento si rafforza.
I dipinti in mostra sembrano contenere quel sound che richiama i nostri momenti più semplici ma anche più intimi, i momenti in cui lo spazio e il tempo sembrano fermarsi. Certe situazioni hanno una particolare atmosfera e si relazionano in modo naturale con la musica. E così JUST ANOTHER, la colonna sonora di questa mostra, s’ispira al trascorrere della vita, ma anche al voltar pagina o semplicemente passare ad un altro show.
Pete Yorn ci ricorda che ogni momento può essere speciale, in ogni luogo: è l’ordinario che si trasforma in straordinario, come nell’alchimia degli artisti in mostra.


“Silence in my opinion is a place where sound can start” commenta JPW3; nel silenzio della galleria i dipinti ci permettono di sintonizzarci col brano di Pete Yorn, che ci porta all’infinito, ai grandi paesaggi, al mare, al deserto. Così come i lavori esposti che ci suggeriscono l’idea di sound e di pensiero in movimento.
Ciascuno dei cinque artisti in mostra possiede una sua musicalità che lo accomuna allo spirito di JUST ANOTHER, richiamando alla riflessione e all’intimismo. A saperli ascoltare i dipinti possiedono un determinato ritmo, che può essere dettato dalla cadenza sincopata così come da una stesura morbida nell’amalgama di un paesaggio, come nel caso di Leif Ritchey. In mostra una strada che porta nei luoghi del destino ed è simbolo del viaggio di una vita come in Ethan Greenbaum o Davide Balliano, oppure i deserti di Dustin Pevey con il loro sapore di aridità, ma che si aprono all’infinito.
Abbandonandosi alla colonna sonora i visitatori possono quindi percorrere un pezzo di strada insieme agli artisti esposti. Ognuno il proprio tratto e non è necessario andare lontano perché in fondo non è la meta che conta, ma il percorso.

JUST ANOTHER
Dal 19 febbraio al 17 marzo 2015
Inaugurazione 19 febbraio 2015 ore18.30
Luce Gallery
Corso San Maurizio 25, Torino
dal martedì al sabato 15.30 – 19.30
www.lucegallery.com

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PABRLO BRONSTEIN. WE LIVE IN MANNERIST TIMES https://emanuelabernascone.com/pabrlo-bronstein-we-live-in-mannerist-times/ Thu, 15 Jan 2015 14:11:31 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=16214 PABRLO BRONSTEIN. WE LIVE IN MANNERIST TIMES La Galleria Franco Noero è lieta di presentare We

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PABRLO BRONSTEIN. WE LIVE IN MANNERIST TIMES

La Galleria Franco Noero è lieta di presentare We live in Mannerist times, quarta personale di Pablo Bronstein con la galleria e prima mostra dell’artista negli spazi di via Mottalciata.
L’artista, sviluppando ulteriormente il suo interesse per le teorie e il disegno architettonico, ha preso spunto questa volta dalle macchine da lavoro utilizzate a partire dalla Rivoluzione industriale: le pareti della galleria si presentano infatti rivestite quasi nella loro totalità da una serie di disegni di proporzioni monumentali realizzati al computer -strumento e simbolo della modernità e del procedere della tecnologia- in analogia con le macchine che lo hanno preceduto. ‘The Age of Steel’ è il titolo dei lavori, che si susseguono sulle pareti come un’architettura a due dimensioni, come una sorta di atlante o Museo ideale dedicato alla meccanica, prendendo spunto da illustrazioni del periodo tra fine ‘700 e inizio ‘800, adeguandole alle qualità concettuali ed estetiche che l’artista vuole esprimere. Il tratto utilizzato è fatto di linee semplici e pulite, nero su fondo bianco, e guarda allo stile dell’architettura Neoclassica e, tra gli altri, a maestri quali Soane, Schinkel e Percier. Una cornice architettonica composta da travi e colonne di ghisa rimanda a quelle della stazione londinese di Liverpool Street e lega le immagini in sequenza delle macchine e dei loro particolari, spesso ispirate alla tecnologia più avanzata dell’epoca, i motori alimentati a vapore.

In alcuni precisi punti della galleria il disegno seriale e ipoteticamente intercambiabile degli ingranaggi e delle sezioni delle macchine si interrompe, e sul fondo bianco delle pareti compare una serie di nuovi disegni realizzati a mano dall’artista con inchiostro su carta da acquerello, racchiusi in cornici dorate che alludono, come spesso capita nel lavoro di Bronstein, ad un’estensione architettonica del disegno, ad una terza dimensione. Si tratta di raffigurazioni architettoniche ipotetiche, ispirate alle fabbriche inglesi che producevano ceramiche nel periodo compreso tra il Settecento e l’inizio dell’Ottocento (Wedgwood, Minton, Derby, Coalport, Worcester, Chelsea e Bow). Tramite i suoi nuovi lavori Bronstein può rileggere ed attualizzare alcune delle novità espresse dalla rivoluzione industriale, da un lato il salto dimensionale architettonico e dei mezzi meccanici delle fabbriche che certamente assumevano un carattere quasi monumentale, simbolo di ottimismo e fiducia verso il futuro; dall’altro sottolinea come esse siano servite a colmare la domanda di specifici beni di lusso, che da artigianali divenivano seriali, come ad esempio le ceramiche realizzate ad imitazione dello stile dei vasi importati dalla Cina. L’artista riflette sul potenziale decorativo della tecnologia e su come il progresso scientifico sia non di rado al servizio dell’estetica.
In modo simile a quanto accaduto per le serie di disegni realizzati al computer per il Metropolitan Museum e per la Deutsche Bank, Bronstein si confronta con la storia – in questo caso industriale – dell’edificio attualmente occupato dalla galleria; il riferimento al Manierismo nel titolo della mostra e la rappresentazione di macchine industriali utilizzate come ‘decorazione da parete’ alludono infatti all’utilizzo odierno del fabbricato e in generale alla riconversione architettonica e funzionale operata dalle ‘industrie’ creative nell’epoca postindustriale.
Pablo Bronstein (Buenos Aires, Argentina, 1977) vive e lavora a Londra. Il suo lavoro è stato oggetto di esposizioni personali presso Istituzioni pubbliche quali il Metropolitan Museum of Art di New York (2009), la Kunsthal Charlottenborg di Copenaghen (2011), l’ICA di Londra (2011), il Centre d’Art Contemporain di Ginevra (2013) e il REDCAT di Los Angeles (2014). Ha inoltre partecipato a numerose rassegne quali Tate Triennale (2006), Prague Biennale (2007), Performa 07 (2007), Manifesta 8 (2010), Le Mouvement (2014), Folkestone Triennial (2014) e a collettive in Istituzioni quali Cubitt (2004), Tate Liverpool (2005), Tate Modern (2009), Contemporary Art Gallery di Vancouver (2010), Le Plateau (2010), Migros Museum di Zurigo (2011), Galleria d’Arte Moderna di Torino (2013) e il de Appel di Amsterdam (2014).

Galleria Franco Noero – Via Mottalciata 10b, Torino
Inaugurazione Giovedì 5 febbraio 2015 ore 18.00
orari: lunedì 15 – 19; dal martedì al venerdì 11 – 19; sabato 15 – 19

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SENZA PERDERE IL FILO https://emanuelabernascone.com/senza-perdere-il-filo%ef%bb%bf/ Mon, 05 Jan 2015 14:16:09 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=16222 SENZA PERDERE IL FILO di Silvia Beccaria 30 gennaio-18 febbraio 2015 inaugurazione 29 gennaio 2015

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SENZA PERDERE IL FILO
di Silvia Beccaria
30 gennaio-18 febbraio 2015

inaugurazione 29 gennaio 2015 ore 18.30
Internocortile – via villa glori 6 -torino

Internocortile ospita dal 29 gennaio al 18 febbraio 2015 Senza perdere il filo: la prima mostra personale a Torino di Silvia Beccaria, artista tessile esponente della Fiber art, sofisticata e artigianale espressione artistica nata negli anni ’50 nell’ambito dell’espressionismo americano.

Come una Penelope contemporanea, Silvia Beccaria tesse arazzi, abiti scultura e gioielli contemporanei utilizzando, con rigorosa e straordinaria tecnica, materiali tradizionali come lana, lino e stoffa, ma anche prodotti industriali e non riciclati, come pvc, gomma, plastica, lattice e poliuretano. In mostra circa 15 opere tra cui le più recenti, frutto di una ricerca intorno al tema della fluorescenza marina.

A partire dalla profonda conoscenza dell’antica arte tessile, Silvia crea le sue opere filo dopo filo con ardita sperimentazione dei materiali, scelti per le loro caratteristiche di consistenza, elasticità, trasparenza e colore; materie prime imprigionate dall’ordito, e al tempo stesso, lasciate libere di muoversi così da creare un effetto di tridimensionalità che ne costituisce il fascino.

Riassume bene Silvia Tardy di Internocortile il lavoro di quest’artista contemporanea e antica al tempo stesso:” La capacità di sciogliere nodi per liberare fili e con questi tessere nuove trame è la metafora della capacità dell’uomo di abbandonare schemi precostituiti o comunque non riconosciuti come propri e di riconoscere il proprio capo del filo per darsi un’identità propria e costruirsi un percorso. È questo che si vede nelle opere di Silvia: la bellezza di trame e percorsi che in un’apparente semplicità nascondono il difficile passaggio da grovigli a lievi e nuove forme perfette.

Silvia Beccaria, nata a Torino nel 1965, dopo la Laurea in Filosofia e un Master in Arte Terapia presso l’Università di Torino, ha iniziato un percorso di studio come Progettista Tessile, specializzandosi in Fiber Art sotto la guida dell’artista Martha Nieuwenhuijs. Dal 1993 al 2000 ha elaborato progetti didattici utilizzando l’arte tessile come strumento di riabilitazione ed educazione collaborando come consulente all’interno di strutture per disabili psichici, detenuti, minori a rischio e portatori di handicap. Per alcuni anni ,dal 2002 al 2007, ha curato la progettazione di alcune attività legate all’arte tessile per il Museo di Arte Contemporanea – Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli. Le opere di Silvia partecipano a numerose mostre d’arte e design in Italia ed all’estero. Alcune sue opere sono presenti in collezioni permanenti di Fiber Art.

SENZA PERDERE IL FILO
di Silvia Beccaria
Inaugurazione 29 gennaio ore 18.30
Orari: 11-13 e 15.30-19 da martedì a sabato.
Internocortile
Via Villa Glori 6, (zona piazza Zara) 10133 Torino
011 66 18 841
[email protected]
www.internocortile.it

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VERSO. CURTIS MANN https://emanuelabernascone.com/verso-curtis-mann/ Thu, 01 Jan 2015 14:14:29 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=16220 VERSOCurtis Mann 15 gennaio – 14 febbraio 2015 Luce Gallery, Torino Il 15 gennaio Curtis Mann inaugura VERSO

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VERSO
Curtis Mann

15 gennaio – 14 febbraio 2015
Luce Gallery, Torino

Il 15 gennaio Curtis Mann inaugura VERSO, sua terza monografica presso Luce Gallery, confermando il proprio grande interesse per la fisicità della fotografia; Mann infatti fa un uso della fotografia assimilabile alla materia utilizzata nella scultura e, nel corso degli anni, si è spinto verso i limiti fisici della fotografia stessa.
La mostra, site specific, sarà composta da immagini scattate negli spazi della galleria torinese, particolari di oggetti o persone, successivamente stampate e su cui l’artista è intervenuto con tagli, pieghe e fessure attraverso i quali si intravede ancora, sfocato, l’oggetto primario della fotografia.
La visione di questi strati successivi di realtà, sovrapposti gli uni agli altri, dipende unicamente dall’osservatore, dal suo punto di vista, dall’angolo in cui si posiziona, aprendo così l’opera a molteplici interpretazioni e letture e restituendoci la complessità dell’esperienza visiva e non solo. Il visitatore si trova infatti circondato da immagini che riproducono lo spazio nel quale si trova, ma talmente modificato da produrre un particolare effetto di straniamento. La galleria diventa così uno spazio di condivisione, un luogo dove le opere stimolano la riflessione e la visione, ma anche un territorio dove ognuno può specchiarsi e, una volta superata la confusione, ritrovarsi.

Curtis Mann ama utilizzare la parola confusion quando descrive il suo lavoro e, in effetti. spesso si va incontro ad un effetto destabilizzante di spostamento dei confini di fronte alla sua opera, principalmente confusione tra fotografia e scultura. Nei primi lavori Mann interveniva su immagini trovate in rete, che modificava tramite photoshop o con interventi meccanici; oggi, e in particolare in questa mostra torinese, l’artista fa un passaggio successivo ritraendo egli stesso il mondo che lo circonda sul quale poi interviene con tagli e increspature, aprendo così una finestra – o molteplici – sulla realtà ritratta che, a seconda del punto di vista dell’osservatore, si trasforma. Un simbolismo abbastanza evidente costruito con la leggerezza e la giocosità che contraddistingue quest’artista nato nel 1979 in Ohio, insegnante di Fotografia alla Columbia University, per il quale il proprio lavoro è un eterno work in progress, che viene trasportato dalla propria curiosità sempre un po’ più in là e che, per questo, non si ripete mai.
Con VERSO, la mostra site specific presso Luce Gallery, per la prima volta Mann costruisce un gioco di scatole e variazioni sul tema dello spazio che lo contiene, un esperimento visivo e sensoriale che non lascerà sicuramente il pubblico indifferente.

VERSO
Curtis Mann
Dal 15 gennaio al 14 febbraio 2015
Inaugurazione 15 gennaio 2015 ore18
Luce Gallery
Corso San Maurizio 25, Torino
www.lucegallery.com

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