2021 Archivi - emanuelabernascone.com https://emanuelabernascone.com/category/eventi/2021/ l'arte di comunicare l'arte Sat, 11 Sep 2021 16:28:16 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.8.12 Biagio Vellano https://emanuelabernascone.com/biagio-vellano/ Sat, 11 Sep 2021 16:28:15 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=17240 Il 16 settembre inaugura a Palazzo Saluzzo Paesana la mostra Biagio Vellano. Opere dal 1950 al 2007, settanta opere suddivise tra materici e pastelli che si propone di illustrare il lavoro e la vita di un artista che è stato una mosca bianca nel panorama artistico della seconda metà del Novecento.

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BIAGIO VELLANO
Opere dal 1950 al 2007

a cura di Carla Bertone
in collaborazione con Giuseppina Clemente

16 settembre – 3 ottobre 2021

Inaugurazione 16 settembre ore 17-19.30

Palazzo Saluzzo Paesana
Torino

Il 16 settembre inaugura a Palazzo Saluzzo Paesana Biagio Vellano. Opere dal 1950 al 2007, settanta opere suddivise tra materici e pastelli che si propone di illustrare il lavoro e la vita di un artista che è stato una mosca bianca nel panorama artistico della seconda metà del Novecento.
Biagio Vellano ha consapevolmente scelto di non mettersi sul mercato, per mantenere la libertà e la purezza che hanno sempre contraddistinto la sua espressione artistica. Una scelta difficile per un creativo a cui in vita è mancato il riscontro della critica, il consenso e la notorietà, ma che ogni volta che ha prodotto un’opera destinata alla comunità ha potuto tastare il grande apprezzamento del pubblico.

La sua è una poliedrica produzione, diverse espressioni di una costante ricerca di armonia tra materia, forma e colore. In mostra a Palazzo Saluzzo Paesana i materici e i pastelli. I secondi, la produzione più recente, sono caratterizzati da un lirismo cromatico che enfatizza le tematiche: blu nei melancolici paesaggi, rossi decisi e rosa carne per indulgere sulle morbide forme femminili, ad ogni tema corrisponde un colore, numerose tipologie di pastelli che danno vita a un mondo intimo e vibrante.
Mentre i materici, il corpus più importante dell’esposizione, sono lavori carichi di stratificazioni, di sedimenti, costituiti da materiali vari, funzionali al racconto. Il risultato richiama superfici naturali: alberi, rocce, terre. Su queste Vellano interveniva con vinavil e materiali plastici attraverso la combustione con il cannello, producendo così colature poi rifinite e colorate con terre naturali per mettere in evidenza le sedimentazioni materiali. I materici rappresentano un aspetto ecologico molto importante perché imitano la natura riutilizzando materiali di scarto e di riciclo.

In mostra saranno presenti i materiali, egregiamente conservati, che Vellano era solito utilizzare così come parti del suo studio, compreso il manichino ricevuto da Casorati. L’esposizione sarà fruibile a diversi livelli, con anche una parte dedicata ai visitatori più piccoli grazie alla ricostruzione di un tronco scavato dalle formiche carpentiere, l’osservazione delle quali è stata un grande motivo di spunto per l’artista.

La produzione di Vellano è estesa e articolata: presepi, fotografie, disegni, acquerelli, pastelli, acrilici, tempere e materici-scultura; iniziò giovanissimo con disegni, tempere e acrilici per dedicarsi poi, verso la fine degli anni ’80, a opere materiche, piccoli quadri all’inizio e poi con dimensioni sempre maggiori che lo impegnarono non solo emotivamente ma anche fisicamente. Vellano cercava di ricostruire il mondo naturale che ammirava, la perfezione della natura dove amava perdersi; il risultato sono opere uniche, microcosmi perfetti, materia viva e alchimia. Riflettono l’anima dell’autore e si sono portati via anche un pezzo del suo corpo perché i fumi e le esalazioni che ha respirato mentre caparbiamente bruciava e fondeva i materiali ne hanno intaccato i polmoni, rubandogli un pezzo di vita. Ma Biagio Vellano era ed è questo: un uomo la cui vita è stata indissolubilmente legata all’arte, la creatività lo attraversava, era parte di lui, e l’ha accompagnato sino all’ultimo giorno.

Biagio Vellano nasce a Trino (VC) il 16 agosto 1928 e muore a Brusaschetto, frazione di Camino Monferrato (Al), il 23 luglio 2008.

Sin da bambino manifesta attitudine al disegno, amore per le arti figurative e grande passione nell’allestire piccoli presepi, manufatti con i materiali più disparati, un soggetto che reitererà per tutta la sua vita. Conclusi gli studi liceali frequenta assiduamente gli ateliers dei pittori Casorati e Tozzi con i quali instaura un rapporto di amicizia. Nei primi anni ’50 inizia l’attività di grafico, progettista e designer e, a partire dagli anni ’60, quella di arredatore d’interni, per privati, hotel e attività commerciali, lavorando in tutta Italia soprattutto a Venezia e a Brusson, in Valle d’Aosta, località a lui particolarmente cara dove è solito trascorrere lunghi periodi ogni anno e dove ha realizzato i suoi più bei materici.  Negli anni ’50 e ’60 realizza presepi nella chiesa parrocchiale di Camino Monferrato e a Trino, nella chiesa di San Giovanni Battista, dov’è tuttora visitabile. Per tutta la vita si dedicò allo studio approfondito delle arti figurative, nei suoi molteplici aspetti, dall’arte primitiva sino a quella contemporanea, con letture costanti sulla biografia e sugli scritti dei grandi maestri. Amò e apprezzò soprattutto Giotto, Piero della Francesca e la grande pittura del ‘400 e del ‘500.

Biagio Vellano. Opere dal 1950 al 2007
a cura di Carla Bertone
con la collaborazione di Giuseppina Clemente
16 settembre – 3 ottobre 2021
Inaugurazione 16 settembre ore 17-19.30
Palazzo Saluzzo Paesana
Via della Consolata 1 bis, Torino
giovedì – domenica 15.30- 19.30
ingresso gratuito
www.biagiovellano.com

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SI FEST https://emanuelabernascone.com/17229-2/ Mon, 06 Sep 2021 15:46:00 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=17229 La trentesima edizione del SI FEST inaugura il 10 settembre, per un intenso fine settimana durante il quale Savignano sul Rubicone ospiterà grandi ospiti italiani e stranieri.

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SI FEST

FUTURA. I domani della fotografia

30a edizione | 10.11.12 settembre 2021

mostre visitabili anche il 18.19 settembre e il 25.26 settembre

Savignano sul Rubicone

La trentesima edizione del SI FEST inaugura il 10 settembre, per un intenso fine settimana durante il quale Savignano sul Rubicone ospiterà grandi ospiti italiani e stranieri. Arno Rafael Minkkinen illustrerà il progetto Uguale ma diverso. Same But Different, con le sue fotografie senza tempo, in cui la figura umana si fonde con il paesaggio selvaggio e naturale, per ribadire che l’uomo non è altro che una parte infinitesimale di un ecosistema complesso, mentre Esther Horvarth racconterà della più grande spedizione artica di tutti i tempi con le sue immagini potenti che ritraggono l’epicentro del riscaldamento globale nell’Artico.

Il difficile e fondamentale rapporto con la Natura è al centro della tematica che questa edizione del Festival vuole indagare, un’edizione speciale in occasione del trentennale che ci spinge a riflettere non tanto sul passato, quanto sul presente e il futuro della fotografia. Per sottolineare questa visione il direttore artistico, Denis Curti, ha titolato l’edizione 2021 FUTURA. I domani della fotografia. FUTURA al femminile dunque, come tanta fotografia di oggi e di domani, ma anche FUTURA senza distinzione di genere, alla latina, come il plurale delle cose destinate a esistere e pronte a venire alla luce. Da sempre la fotografia è stata lo strumento prediletto per sondare, scoprire e portare alla luce ciò che non era ancora evidente ai più, per portarci in mondi lontani o anche solo per rivelare la verità nei mondi a noi vicini.

Ad illustrare il ruolo di un punto di vista femminile ci sarà più di un’interprete, tra le altre le fotografe della mostra Uno sguardo sul domani, realizzata in collaborazione con la Biennale della Fotografia Femminile e curata da Alessia Locatelli che si interroga su temi strategici per un mondo diverso e possibile: la natura e il paesaggio, la migrazione forzata, l’umanità futura che si troverà a gestire le sorti del pianeta. Ma anche il lascito generazionale di cinque grandi fotografe raccolto da Elisabetta Rasy ne Le indiscrete che aprirà la serata inaugurale in una conversazione con Denis Curti.

Il trentennale vuole essere un’occasione di riflessione dunque, sollecitata anche dagli eventi dell’ultimo anno e mezzo, per capire come l’umanità, ma soprattutto quale umanità, possa essere degna di abitare un mondo che non si assoggetta più alle leggi dell’uomo e alla sua invasiva e ingombrante presenza.

Presenza testimoniata dalle pagine di giornale che sono parte integrante della mostra 30×30, trenta eventi selezionati insieme a la Repubblica completata con le immagini di Reuters per raccontare i fatti più significativi accaduti in Italia e nel mondo dalla prima edizione del Si FEST nel lontano 1992 ad oggi. O dalle immagini della mostra Luce in archivio realizzate nel corso delle passate edizioni del festival: una panoramica tra prime edizioni del festival, backstage, momenti più significativi e fondi fotografici acquisiti negli ultimi trent’anni grazie ai numerosi fotografi che sono passati dalla piazza di Savignano e ai censimenti fotografici che hanno ritratto la vita della cittadina che, più di ogni altra in Italia, è stata oggetto di studio e testimone dell’evoluzione della società attraverso le immagini.

E sempre attraverso le immagini, questa volta quelle vincitrici di Reset, a Savignano verrà raccontata la società contemporanea; la call è stata indetta da Sistema Festival Fotografia, formato da cinque festival di fotografia italiani – Cortona On The Move, Festival della Fotografia Etica (Lodi), Fotografia Europea (Reggio Emilia), Photolux Festival (Lucca) e SI FEST (Savignano sul Rubicone) – che si sono uniti per dare vita a una piattaforma di progettazione comune. I risultati della call lanciata nell’ambito del bando pubblico Strategia Fotografia 2020, indetto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC), saranno in mostra a Savignano: tre progetti fotografici e un paper. L’Italia è oggetto di grandi cambiamenti: sfruttamento del territorio, urbanizzazione, spopolamento, gentrificazione, sostenibilità e nuovi modelli di sviluppo economico sono fenomeni già oggetto di studio. La pandemia ha accelerato queste macro-tendenze, ma ha fatto emergere anche altre criticità, ridefinendo il concetto stesso di territorio e relazione tra cittadini. Reset si è proposta di studiare questi temi e avviare un’analisi dell’Italia contemporanea attraverso il linguaggio fotografico.

Le giornate inaugurali del festival saranno ricche di appuntamenti: incontri, talk, proiezioni, letture portfolio e visite guidate; Savignano sul Rubicone come ogni anno torna al centro dell’interesse di tutti gli appassionati di fotografia e si riprende il ruolo che da trent’anni a questa parte ricopre unendo fotografia alta e bassa, esperti e amatori, tradizione e innovazione, non sottraendosi alla responsabilità che le spetta di illustrare lo stato dell’arte della fotografia in Italia.

SI FEST è un’iniziativa del Comune di Savignano sul Rubicone, realizzata dall’Associazione Savignano Immagini, promossa e sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio del Comune di Rimini, in collaborazione con il Dipartimento delle Arti – Università di Bologna.

30° SI FEST

FUTURA. I domani della fotografia

Inaugurazione 10 settembre 2021

Mostre aperte 10.11.12, 18.19 e 25.26 settembre

Savignano sul Rubicone (FC)

[email protected]

www.sifest.it

Biglietteria e ingressi

I biglietti per il festival sono acquistabili presso Piazza Borghesi.
Pass per tutte le mostre, ingresso illimitato: 15 euro
Biglietto intero per un singolo accesso a tutte le mostre: 10 euro
Biglietto residenti a Savignano sul Rubicone: 5 euro
Biglietto per under 12: gratuito
La partecipazione alle visite guidate e ai talk è gratuita per i visitatori muniti di biglietto. 

In concordanza con le nuove disposizioni governative (DPCM del 23 luglio 2021) in materia di contrasto al Covid-19 sarà obbligatorio per i visitatori dai 12 anni in su esibire il Green Pass corredato da un valido documento di identità o essere risultati negativi a un test molecolare o antigenico rapido effettuato nelle ultime 48 ore.


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Go goals together – Sabrina Rocca https://emanuelabernascone.com/go-goals-together-sabrina-rocca/ Tue, 27 Apr 2021 09:23:25 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=17223 La nuova mostra di Sabrina Rocca sui Sustainable Development Goals dell'ONU

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GO GOALS TOGETHER

Sabrina Rocca

a cura di Monica Trigona

Organizzazione Nazioni Unite ONU, Torino

27 maggio – 7 novembre 2021

In un momento così difficile incerto, mentre i margini del perimetro della nostra autonomia si restringono sempre più e l’idea di viaggiare pare un ricordo lontano, Sabrina Rocca riesce a portarci lontano con la mostra allestita al Campus ONU di Torino. Senza uscire dai confini della città visitando la mostra ci troviamo catapultati in una zona altra, in un luogo che ne racchiude tanti, come la popolazione di tante e diverse origini che lo frequenta.

Con la mostra Go Goals together,dal 6 maggio al 17 luglio, l’artista affronta il tema dei Sustainable Development Goals, i 17 obiettivi interconnessi definiti dall’ONU nell’Agenda 2030 per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti https://sdgs.un.org/goals. Rocca non si accontenta solo di farci uscire dalla nostra comfort zone portandoci letteralmente in giro per il mondo all’interno del Campus ONU, ma ci mette di fronte agli obiettivi sottoscritti dai 193 Paesi per realizzare un mondo più a misura d’uomo, sottolineando così che, esattamente come nel caso di questa pandemia da Covid-19, i risultati si raggiungono soltanto con l’impegno collettivo.

Sabrina Rocca è un’artista che vive il nostro tempo con apertura mentale e curiosità, vivendo l’arte come impegno sociale. Attinge dalle immagini del web, dà lei stessa forma alle notizie che giungono dal mondo e adopera i suoi scatti per creare “manifesti pittorici” dal forte impatto estetico ed emotivo.

Le sue composizioni rivelano immediatamente l’attitudine a traslare con bella pittura – di matrice iperrealista – un repertorio iconografico che proviene dal contesto urbano quanto dalla sua visione personale della contemporaneità globalizzata e multietnica. Le “frivolezze grafiche”, mutuate dal modo del fumetto, memore delle affiches d’antan, rafforzano quei messaggi scritti, così lapidari e giusti, che s’affacciano nei suoi quadri.

I protagonisti di quest’ultimi sono sicuramente i bambini, simboli di purezza e innocenza, resi amabili “testimonial” di un attivismo proteso al raggiungimento di diritti essenziali. Attraverso azioni minime, pose semplici e dirette, atteggiamenti inequivocabili loro inneggiano alla lotta alla povertà e ai conflitti bellici, al conseguimento di un’istruzione di qualità, al raggiungimento della parità di genere e della giustizia sociale in generale e alla salvaguardia del pianeta con sguardo incantato e disarmante.

La nota amara di fondo, sebben non palesata, fa tacitamente da background a ogni raffigurazione. Le opere di Sabrina Rocca mancano di sfondi prospettici, sostituiti da screensaver pittorici, e ciò le rende simili a dei manifesti. Sembra che una mano attenta emuli la struttura e la disposizione interna degli elementi della réclame per realizzare composizioni vivaci e dettagliate. Il dubbio di trovarsi dinanzi ad una tela o a un fotomontaggio è avvalorato dalla maestria nella resa di lineamenti e fattezze e dalla sensazione che l’artista abbia “colto l’attimo”, come da effetto fotografico. I colori squillanti, la centralità del soggetto principale e l’attenzione per i suoi particolari rivelano una presa di posizione che non lascia spazio ad alcuna interpretazione.

Rocca coglie la sfida dell’arte odierna senza giungere a compromessi: le sue immagini vogliono lasciare un segno che non duri un istante tra una manifestazione e l’altra di lavori sempre più impattanti.

Le opere in mostra al Campus ONU parlano direttamente al visitatore e riescono a tradurre i sustainable development goals dell’Agenda 2030 in qualcosa che si comprende con immediatezza e, sembra quasi, con un sorriso. Gli obiettivi non sembrano poi così irraggiungibili se li si osserva attraverso lo sguardo di Sabrina Rocca, spesso sono i bambini a mostrarceli e spiegarceli nelle sue opere e a questo punto non ci resta che pensare che forse davvero ce la possiamo fare perché, in fondo, è un gioco da ragazzi.

Go Goals Together
Sabrina Rocca
27 maggio – 7 novembre 2021
Campus ONU, Viale Maestri del Lavoro 10, Torino
martedì – domenica dalle 10 alle 19
Su prenotazione: [email protected] 

A questo link per scaricare le immagini ad alta definizione.

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Darren Bader – Booklicker Suite https://emanuelabernascone.com/darren-bader-booklicker-suite/ Tue, 27 Apr 2021 09:06:51 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=17217 Booklicker Suite Il nuovo progetto di Darren Bader.

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12 aprile – 31 luglio 2021

#Supplemento

ll MACRO presenta Bootlicker Suite, una mostra in realtà aumentata per dispositivi mobili concepita dallo scultore americano, Darren Bader. 
La mostra fa parte della sezione SUPPLEMENTO di Museo per l’Immaginazione Preventiva e si compone di una serie di sculture che possono essere attivate dal pubblico tramite dei codici QR posizionati su appositi poster disposti in vari luoghi delle città partecipanti.
Partendo da Roma il 12 aprile, la mostra migrerà per l’Italia, espandendosi in collaborazione con: Galleria Franco Noero a Torino; MEGA a Milano; bruno a Venezia; Fondazione Morra Greco a Napoli.

Risultato di due anni di progettazione, le sculture in realtà aumentata che compongono Bootlicker Suite sono state concepite da Bader in seguito al suo incontro con il leggendario artista itinerante Scott Mendes, avvenuto nel 2018 a Venezia.

Scott Mendes:

  • Una leggenda urbana (originata a Cape Town nel 2008)
  • Un uomo (sembra avere circa 30 anni) noto per viaggiare il mondo di città in città 
  • Comunemente noto per l’auto-iniezione di escrementi di piccioni locali nelle proprie vene per “bio-generare” singolari visioni notturne, “pompate dal cuore antico della città”.

Scott Mendes fu avvistato l’ultima volta nella penisola nel 2018. Fu proprio in quell’anno, nel corso dei preparativi per la Biennale di Venezia del 2019, che Bader incontrò Mendes a Campo Santo Stefano. Mendes vendeva degli schizzi ad acquarello della sua serie di “Notturni” veneziani. Bader ne fu subito colpito e acquistò immediatamente tutti e diciotto gli acquarelli. 

Partendo da questi, cominciò a lavorare per dare vita a queste visioni Mendesiane, a questi Notturni, per la Biennale in arrivo. Bader decise che la realtà aumentata fosse il medium ideale, e cominciò così a lavorare a stretto contatto con un team di programmatori per creare la miglior realtà aumentata mobile possibile. Purtroppo quando si aprì la Biennale, le sculture in realtà aumentata furono introvabili: i requisiti tecnici erano ancora poco funzionali. Bader non aveva alternativa che far diventare ‘underground’ il suo progetto su Scott Mendes (Mendes Mundi).Dopo due anni, con il supporto del MACRO (in collaborazione con Fondazione Morra Greco, Galleria Franco Noero, MEGA, e bruno) Bader e Mendes tornano in Italia per la prima di Bootlicker Suite, un’esperienza in realtà aumentata per dispositivi mobili. I poster di Bootlicker Suite, si trovano in vari luoghi su Roma, Torino, Milano, Napoli e Venezia. Scansionando il codice QR si aprirà una collezione di personaggi in realtà aumentata.

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30° SI FEST: i domani della fotografia https://emanuelabernascone.com/si-fest-savignano/ Mon, 29 Mar 2021 10:01:45 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=17212 Un’edizione speciale per il SI FEST che a settembre celebrerà i suoi primi 30 anni con una grande festa della fotografia

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SI FEST

FUTURA. I domani della fotografia

30° edizione | 10.11.12 settembre 2021

mostre visitabili anche il 18.19 settembre e il 25.26 settembre

Savignano sul Rubicone

Savignano sul Rubicone (FC), 29 marzo 2021 – Quella del 2021 è un’edizione speciale per il SI FEST che a settembre celebrerà i suoi primi 30 anni con una grande festa della fotografia: le immagini, le storie e le parole raccolte nel lungo cammino dal più longevo festival italiano di fotografia sono il trampolino di lancio di una tappa che segna il passo, non si accontenta di guardare al passato, ma punta il suo obiettivo al futuro.

A sottolineare l’indirizzo del trentennale del Festival il titolo che il direttore artistico Denis Curti ha coniato per questo straordinario compleanno: FUTURA. I domani della fotografia.

SI FEST è un’iniziativa del Comune di Savignano sul Rubicone, in collaborazione con l’Associazione Savignano Immagini, promosso e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio del Comune di Rimini, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita – Università degli studi di Bologna.

Il Sindaco di Savignano sul Rubicone Filippo Giovannini commenta così l’attesissima, prossima edizione: “Questo è un anno speciale per la fotografia a Savignano; festeggiamo i 30 anni del SI FEST, 30 anni di fotografia, indagine, racconto, identità. Non possiamo svelare tutto ora, non sarà una celebrazione, ma con lo sguardo in camera scruteremo l’orizzonte più lontano per raccontarvi come vediamo la fotografia di oggi e domani. Succederà in modo unico e per la prima volta non saremo solo noi a farlo.”

Come accade dal 1992, il SI FEST ancora una volta chiama in piazza tutto il mondo della fotografia facendo dialogare la storia col presente attraverso nuovi modi di raccontare per immagini. Perché ora più che mai, in un periodo storico così incerto e mutevole, questo resta il mezzo più efficace per fissare e trasmettere emozioni.

Dal 10 al 26 settembre 2021 il SI FEST chiama dunque a raccolta tanti protagonisti della fotografia italiana e internazionale: chi la pratica ogni giorno e chi la valorizza, la commenta, la studia, la ammira e la promuove. Insieme a loro, gli abitanti di Savignano sul Rubicone, una città che ha fatto dell’arte fotografica una passione collettiva e un prezioso strumento di indagine del territorio. Mostre storiche e inedite, incontri con protagonisti di ieri e di oggi, dialoghi con altri festival, atelier, iniziative speciali, proiezioni e nuovi progetti video si incrociano in un programma che, come la piazza di Savignano, si apre a strade provenienti da diverse direzioni. Al centro – come avvenne per la prima volta in Italia proprio a Savignano in quel primo caldo weekend di luglio del 1992 e da allora sempre si ripete – le letture portfolio, occasione di incontro e di scoperta che ha fatto la storia del festival.

30° SI FEST
FUTURA. I domani della fotografia
Inaugurazione 10 settembre 2021
Mostre aperte 11.12, 18.19 e 25.26 settembre
Savignano sul Rubicone (FC)
[email protected]
www.sifest.it

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