03 Nov PRIMA DI REBIS
PRIMA DI REBIS
23 novembre – 22 dicembre 2012
Cripta della Chiesa Bizantina di San Michele Arcangelo
Piazza Cavour, Torino
Inaugurazione 22 novembre 2012, h 18.30
Il 22 novembre inaugura a Torino, presso la cripta della Chiesa Bizantina di San Michele Arcangelo, la mostra Prima di Rebis, con la curatela di Edoardo Di Mauro, in collaborazione con il Museo d’Arte Urbana.
La mostra, inserita nel calendario degli
eventi di Contemporary Torino + Piemonte e patrocinata dalla Regione Piemonte,
concretizza il pensiero di Rebis riguardo all’arte contemporanea e in particolare
rispetto alla definizione dell’arte e al ruolo dell’artista. Non è un caso
infatti che la mostra abbia luogo in una chiesa dato che, come sottolinea
l’autore: “Oggi ogni artista è un sacerdote… Avendo perso l’arte
contemporanea l’ancoraggio sia alla Metafisica che alla realtà si propone essa
stessa come Religione e Chiesa; anzi… è diventata il luogo politeista delle
tante Chiese…”.
Qual è dunque il significato dell’arte oggi: rassicurare? Stupire? O, in ultima
ipotesi, aggregare? È ancora fresca la riflessione di Alain de Botton che dopo
il suo ultimo libro sul senso e la ricerca della felicità – Religion for
Atheist – ha iniziato a interrogarsi sulla funzione dell’arte, ponendo una
questione di fondo non da poco, ovvero: i musei d’arte sono forse le nuove
Chiese?
Ovviamente è immediato cogliere uno spunto polemico e non poco ironico nella
riflessione di Rebis come in quella di de Botton, ma dato il momento storico e
sociale nel quale viviamo, non è da escludere che l’arte contemporanea sia più
spesso di quanto si creda alla ricerca di un confronto con la spiritualità,
nonostante la parziale resa all’immanente costituito dalle ragioni della
tecnica e del mercato; ragioni che fanno sì che anche le icone del ‘900 vengano
strumentalizzate per fini pubblicitari.
Su questo difficile argine di separazione rimane in equilibrio Rebis i cui
lavori di solido impianto tecnico, come sottolinea il curatore, dimostrano la
volontà di porsi in sintonia con il presente adoperando una sorta di corto
circuito tra prospettive spazio-temporali diverse, avvalendosi della tradizione
dell’avanguardia così come della stagione moderna per proiettarsi nella
dimensione del “qui e ora”.
In mostra dunque una serie di tele a olio intitolata Oltre lo spazialismo
concettuale, dove monocromi “tagliati” alla maniera di Lucio Fontana
a significare la violazione simbolica della materia, vengono
“penetrati” da frutti di vario genere dipinti con raffinata
manualità, ad indicare come l’arte compia da sempre un percorso curvilineo
esteso a trecentosessanta gradi. Seguono poi le riproduzioni di due celebri
opere del Caravaggio, La crocifissione di Pietro e il Bacco, dove i fori
seguono in questo caso una traiettoria circolare, invertendo il significato
concettuale rispetto alla serie precedente, ma giungendo ad un risultato
sostanzialmente omologo. Abbiamo poi due icone del Novecento, Kasimir Malevic e
Andy Warhol, ritratti in chiave neo pop, nella serie Kinder, che stigmatizza
efficacemente la serializzazione in atto nella scena dell’arte, per passare ai
Ritratto – autoritratto, olio su legno e specchio, ad indicare il perenne
guardare ed essere al contempo guardati che caratterizza l’atto della visione
sin dalla concezione estetica vigente nella Grecia antica. A completare questa
personale una tela che mescola vari stilemi della pittura contemporanea in un
eclettico caleidoscopio di piani tra loro intrecciati, una bandiera italiana in
dissolvenza, corrosivo omaggio, in relazione alla nostra incerta situazione
attuale, ad un 151° anniversario dell’unificazione ed un contenitore, decorato
con vernice dorata, contenente musicassette dedicate ad artisti di fama,
ironico riferimento allo strapotere del mercato dell’arte.
Prima di Rebis
Cripta della Chiesa Bizantina di San Michele Arcangelo
Piazza Cavour, Torino
Inaugurazione 22 novembre 2012, h 18.30
23 novembre – 22 dicembre 2012
Ingresso libero, tutti i giorni 16 – 20