01 Ott COLLAUDI
COLLAUDI
a cura di Guido Curto
Iginio De Luca, Monica Saccomandi,
Silvano Venturi
e la Scuola di Decorazione dell’Accademia Albertina di Torino
5 ottobre – 18 novembre 2012
prorogata fino al 2 dicembre 2012
La seconda puntata del ciclo espositivo “è dell’artista il fin la meraviglia”, curato da Guido Curto, è dedicata al Corso di Decorazione dell’Accademia Albertina di Torino. Scuola dove in passato ebbero la cattedra Felice Casorati e tanti altri artisti di vaglia. I tre docenti che attualmente insegnano questa disciplina all’Albertina sono artisti che si occupano anche di arte ambientale e installazioni multimediali e formano i loro studenti su questa linea estetica relazionale consci del fatto che Decorazione va ben oltre l’idea di realizzare opere inutilmente “decorative”.
Il titolo dato al loro intervento al Mirafiori Motor Village è più che mai attinente a questo spazio espositivo. Collaudi vuole essere infatti un modo di intendere l’arte senza strategie e condizionamenti, uno spazio neutro da verificare, una prova del nove che vive di installazioni, fotografie e video. Un progetto espositivo che testa le fasi poetiche degli artisti e si snoda in una selezione di lavori prodotti dai docenti e dagli studenti della Scuola di Decorazione.
Iginio De Luca (nato nel 1966 a Formia,
vive e lavora a Roma e insegna a Torino)
De Luca ha deciso di muoversi nel territorio che spazia tra decostruzione e
ricostruzione dei segni, scegliendo di privilegiare la memoria familiare, la
dimensione domestica. Negli ultimi anni traspare nella sua ricerca un approccio
più ironico sui diversificati aspetti della realtà. Considera sempre più
importante il rapporto tra lo spazio e l’opera installata, utilizzando media
diversi, dalla pittura alla fotografia, dal video alle installazioni.
Monica Saccomandi (nato nel 1965 Calusco
d’Adda, vive e lavora e insegna Torino).
Nel suo lavoro utilizza diversi mezzi e privilegia contesti spaziali per
installazioni spesso allocate in ambienti naturali. Ha prodotto video,
installazioni, performance e interventi fotografici, soprattutto intorno al
tema della città e della vita metropolitana. I soggetti o meglio le situazioni
nascono da piccoli momenti in cui il pensiero rimane sospeso e la normale
percezione spiazzata, dove gli essere umani non possono essere protagonisti, ma
soltanto presenze accanto agli oggetti.
Silvano Venturi (nato nel 1964 a Forlì
dove vive, insegna a Torino dal 2011)
Attraverso l’interazione dialettica di una pluralità di linguaggi stilistici
Silvano Venturi crea oggetti e superfici dove in apparenti strutture minimali o
decorative s’inseriscono procedimenti, tracce o materiali anomali volti a
suggerire riletture fantastiche della quotidianità o ad evidenziare
l'”alterità” del linguaggio visivo.
LE OPERE IN MOSTRA
Il video di Chiara Bagnasco è un dialogo serrato tra lei stessa e la sua casa,
un gioco a due ma che è anche un autoritratto, un duello di equilibri e di pesi
psicologici dai toni ludici e seri al contempo.
Marco Illuminato parte da un approccio meccanico e “freddo” della
realtà per giungere a esiti del tutto inaspettati. Può succedere quindi che un
semplice foglio di istruzioni possa trasformarsi in un’immagine evocativa di
altri mondi, di altre galassie.
Per Consuelo Marasini l’immagine cela e svela contemporaneamente. I suoi scatti
disorientano per ri-orientare lo spettatore in una visione intima e nuova.
Consuelo suggerisce che bisogna superare l’ostacolo della superficie e avere il
coraggio di andare oltre.
Perno centrale del lavoro di Benedetta Marchiori è la messa in discussione di
un linguaggio già elaborato e codificato; mediante fotografie e video inceppa
la consueta lettura in un corto circuito che ne stravolge il senso.
Elena Martire sovverte la logica tranquillizzante del punto di vista. Basta
poco, un particolare omesso, un’inclinazione “sbagliata” e tutto
intorno a noi appare diverso, ma sorprendentemente rivelatore.
Dalla poetica di Loredana Tobia Cascione emergono oggetti di un
“fare” quotidiano femminile, corpi-feticcio, libri d’artista,
fotografie di performance, figure inquietanti velate e cucite, giochi di stoffa
per adulti disincantati.
Elena Tortia visualizza, come un moderno Gulliver, mappe in scala e tracciati
urbani. Segnare lo spazio con queste trame è un po’ come perdersi e ritrovarsi
alla ricerca di nuove traiettorie e stimolanti geometrie planimetriche.
COLLAUDI
A cura di Guido Curto
5 ottobre -2 dicembre 2012
Mirafiori Galerie – Mirafiori Motor Village
Piazza Cattaneo, Torino
Ingresso libero
Dal lunedi al sabato 9.00-20.00 orario continuato
Domenica 9.30-13.30 / 14.30-20.00
www.mirafiorimotorvillage.it