20 Mar EXILE. GIORNALISMO ESILIATO
EXILE
GIORNALISMO ESILIATO
12 aprile 2013, h 18
Palazzo Ceriana Mayneri
Corso Stati Uniti 27
Torino
Piazza Carlo Alberto, Torino
12 aprile – 5 maggio 2013
Venerdì 12 aprile alle 18, il Caffè dei
Giornalisti ospiterà l’associazione francese Maison des journalistes di Parigi,
per un incontro aperto al pubblico sulla libertà di stampa.
Al tavolo, la direttrice Darline Cothière
e due giornalisti rifugiati per portare le proprie esperienze, dibattere il
tema e far conoscere ai giornalisti italiani e alla gente la realtà della
Maison des journalistes di Parigi, dove ogni anno vengono accolti da tutto il
mondo e ospitati, giornalisti perseguitati nel loro Paese per aver esercitato
la professione.
Oltre a loro, Jean-Claude Mbede,
giornalista rifugiato politico del Camerun, in Italia dal gennaio 2008.
Interviene Stefano Tallia, segretario
dell’associazione Stampa Subalpina. Porterà il suo saluto Viorica Nechifor
(Presidente ANSI – Associazione Nazionale Stampa Interculturale).
Sarà presente Edith Ravaux, Console di
Francia a Torino.
Modera Stefanella Campana, direttore della
versione italiana di Babelmed e vice presidente dell’Istituto Paralleli.
Perseguitati, espulsi e quindi alla fine
stranieri, senza casa, senza lavoro, rifugiati: i giornalisti colpevoli di aver
difeso il diritto di informazione nei loro paesi, sono bersaglio per
intimidazioni, arresti arbitrari e torture e allora devono andar via.
L’esilio è spesso l’unica possibilità per
salvarsi, e per salvare la propria famiglia.
Affrontare l’esilio per non rinunciare
all’essenza del proprio lavoro, vuol dire credere nel valore dell’informazione
libera e pluralista; e vuol dire affrontare la persecuzione e la partenza, la
separazione dai propri luoghi e dai propri cari, pur di non tacere e non
sopprimere il proprio mandato professionale.
E intorno alla libertà di stampa ruota la
mostra che sarà allestita in piazza Carlo Alberto: una trentina di vignette sul
tema, realizzate da illustratori e giornalisti di tutto il mondo, selezionate
tra i bozzetti pervenuti nel 2011 nelle mani di Kianoush Ramezani, vignettista
iraniano costretto a lasciare la sua patria per poter praticare liberamente il
suo lavoro e rifugiatosi presso la Maison a Parigi. Il suo appello ebbe
risposte entusiastiche e fu l’inizio del grande progetto di una mostra che
sotto il logo EXILE fu realizzata nella capitale francese in partenariato col
Comune di Parigi, in occasione della Giornata Mondiale della libertà di Stampa
(3 maggio), istituita dall’UNESCO nel 1993.
La ricchezza espressiva del disegno sottolinea la sofferenza dell’ingiustizia e
l’esigenza della solidarietà in nome di un valore comune, a prescindere dalle
diversità di lingua e di convinzioni politiche o religiose: la libertà di
stampa e di informazione, essenziale per lo sviluppo e la protezione di un
democratico pluralismo all’interno dei media.
La mostra e l’incontro hanno il Patrocinio
della Provincia di Torino e della Città di Torino.
L’iniziativa, concepita in partenariato con la Maison des journalistes di
Parigi, è inserita nell’ambito di TORINO INCONTRA LA FRANCIA.
Sostengono il progetto Stampa Subalpina, Reporter senza Frontiere-Italia, Babelmed e CCM.
La Maison des journalistes, immaginata e realizzata da Danièle Ohayon e
Philippe Spinau, ha aperto le porte nel maggio 2002, a Bobigny e, nel Dicembre
2003, si è installata nella sua sede definitiva a Parigi, al n. 35 di rue
Cauchy, nella XV circoscrizione.
In questa ex fabbrica di spazzole messa a disposizione dal Consiglio di Parigi,
la Maison des journalistes dalla sua apertura ha ospitato più di 250
giornalisti in fuga dalle persecuzioni. Questi uomini e queste donne vengono da
una cinquantina di Paesi differenti, secondo l’attualità internazionale delle
repressioni.
Dopo mesi e anni passati in ansia, dormendo con un occhio aperto, il poter
chiudere la porta di una camera sicura, grazie al patrocinio di un media
francese, è un primo passo importante. Condividere un luogo di vita con altri
giornalisti che hanno vissuto le stesse passioni e le stesse sofferenze, al di
là della diversità di lingua, religione e posizione politica, aiuta a trovare
la forza per ricostruire una nuova vita. La Maison des journalistes offre buoni
pasto, corsi di francese, un sostegno sociale e legale. Il suo giornale on
line, l’oeil de l’exilé permette agli ospiti di riprendere in mano carta e
penna, microfono e telecamera. Grazie all’operazione Renvoyé Spécial (Inviato
Speciale), in partenariato con il CLEMI (Centre de Liaison de l’Enseignement et
des Médias d’Information) e Presstalis, i giornalisti hanno la possibilità di
portare la propria testimonianza agli studenti liceali.
La Maison des journalistes vive della solidarietà dei media patrocinanti che
contribuiscono con il 50% delle sovvenzioni europee, e del sostegno del Comune
di Parigi nonché dei contributi di partners e sponsor.
www.maisondesjournalistes.org
Il Caffè dei Giornalisti è un’associazione culturale che nasce nel 2012
da un’idea di Rosita Ferrato, giornalista professionista e scrittrice di
Torino.
Il caffè è posto dove incontrarsi, ritrovarsi e stare insieme, condividere
commenti ed emozioni; da cui uscire sempre un po’ arricchiti e con nuovi spunti
su cui riflettere e magari costruire percorsi nuovi…un luogo ideale per
conoscere altre realtà e sostenere l’impegno di tanti colleghi, per promuovere
un confronto costante tra noi, ma anche con la società civile e con i
giornalisti di altri paesi”
Il Caffè dei Giornalisti prende vita da un sito web e si concretizza nelle
attività e negli eventi proposti in diversi luoghi storici di Torino e di altre
città per promuovere la cultura del rispetto e della libertà di informazione e
di stampa, ma anche farsi ponte verso nuove esperienze e nuovi modi di
interpretare il giornalismo.
www.caffedeigiornalisti.it
Per informazioni
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