GIANMARIA TOSATTI. HISTOIRE ET DESTIN

GIANMARIA TOSATTI. HISTOIRE ET DESTIN

GIANMARIA TOSATTI
Histoire et Destin – New Men’s Land (Star, 2016)
27 settembre – 16 ottobre 2016

OPERA VIVA BARRIERA DI MILANO
un progetto di Alessandro Bulgini
a cura di Christian Caliandro

Gian Maria Tosatti è il quinto e penultimo artista selezionato dal curatore Christian Caliandro per OPERA VIVA BARRIERA DI MILANO, la sua opera comparirà sul manifesto pubblicitario di tre metri per sei nella rotatoria di piazza Bottesini a Torino dal 27 settembre al 17 ottobre.

Tosatti, coerente con la propria ricerca artistica, ha scelto per il cartellone di Barriera di Milano un’immagine realizzata nella Jungle di Calais, ovvero nel campo profughi alla periferia di Calais a pochi metri dal mare e a qualche km in linea d’aria da Inghilterra e Belgio. L’agglomerato raccoglie oggi più di 8000 profughi provenienti da Europa, Asia e Africa che si sono suddivisi il campo in base al proprio Paese di provenienza.

L’opera Histoire et Destin – New Men’s Land interpreta la Jungle come luogo terribile e splendido, coacervo di culture e di destini, punto di incontro e di collasso in cui precipitano gli accadimenti dell’Europa e dell’Occidente, le loro prospettive, e in cui matura il futuro prossimo con le caratteristiche pratiche, i tratti estetici, le funzioni e gli usi; la Jungle dunque come annuncio.

 Il lavoro e la riflessione di Tosatti ci conducono così naturalmente al tema portante della prossima edizione di FLASHBACK (3-6 novembre 2016 presso il Pala Alpitour a Torino) ovvero il NUOVO SINCRETISMO, inteso quale progetto antropologico: ovvero come un mix di codici che ricombinando le differenze artistiche, sociali, etniche ne mostrano la vera ricchezza.

Come afferma l’artista stesso: “Quest’opera fa parte del complesso progetto di interventi dedicati alla Jungle di Calais, la prima vera città del XXI secolo, costruita da migranti sulla costa settentrionale della Francia. La presenza di questa paradossale capitale di un mondo libero nel triangolo perfetto fra Londra, Parigi, Bruxelles, capitali del colonialismo rappresenta una spina nel fianco dell’Europa, una interrogazione costante sui fondamenti stessi del moderno ideale europeo costantemente traditi. È qui sulla spiaggia di Calais che continua a naufragare l’Europa, nella sua incapacità di dare risposte agli abitanti della Jungle. Questa rovina spiaggiata proprio nella striscia di spiaggia tra il mare e la Jungle ha le sembianze di una stella naufragata, una delle stelle della bandiera europea.”