01 Apr PREMIO ITALO CALVINO XXVI – I GIURATI
PREMIO ITALO CALVINO
Premio letterario per scrittori esordienti
XXVI edizione
L’Associazione per il Premio Italo Calvino è lieta di comunicare i nomi dei Giurati che valuteranno i manoscritti finalisti e decreteranno il vincitore della XXVI edizione:
Irene Bignardi
Maria Teresa Carbone
Matteo Di Gesù
Ernesto Ferrero
Evelina Santangelo
A conferma dell’andamento in crescita delineatosi negli ultimi anni, sono oltre 570 i manoscritti inediti di autori esordienti pervenuti per la XXVI edizione del Premio Italo Calvino (2012-2013). I concorrenti provengono da tutta l’Italia e, non pochi, anche dall’estero. Sarà arduo per la giuria decretare il vincitore, tenendo conto dell’ottima qualità dei testi che si è riscontrata nelle ultime edizioni. La conferma di ciò è l’alto numero di titoli pubblicati tra quelli giunti in finale e quelli segnalati dal comitato di lettura. Solo nel 2012 sono usciti: Giovanni Greco, Malacrianza ed. Nutrimenti Editrice (XXIV), Pierpaolo Vettori, Le Sorelle Soffici ed. Elliot Editore (XXIV), Letizia Pezzali, L’età lirica ed. Baldini Castoldi Dalai (XXIV), Anna Melis, Da qui a cent’anni ed. Sperling & Kupfer/Frassinelli (XXIV), Marco Porru, L’eredità dei corpi ed. Nutrimenti Editrice (XXIV), Massimo Miro, La faglia ed. Il maestrale (XXIV), Alessandro Cinquegrani, Cacciatori di frodo ed. Miraggi Edizioni (XXIII), Giovanni Di Giamberardino, La marcatura della regina ed. Edizioni Socrates (XXII), Fabio Napoli, Dimmi che c’entra l’uovo ed. Del Vecchio Editore (XXII), Eduardo Savarese, Non passare per il sangue ed. Edizioni e/o (XXIII), Giacomo Verri, Partigiano Inverno ed. Nutrimenti Editrice (XXIV).
Il Premio, fondato a Torino nel 1985, poco dopo la morte di Italo Calvino, vuole essere un omaggio allo scrittore italiano che, più di ogni altro, si è impegnato nella scoperta di nuovi talenti letterari. Si propone infatti di svolgere un ruolo di ponte tra l’universo degli scrittori inediti e il mondo dell’editoria, del pubblico e della critica. Per questo il Premio Italo Calvino non ha voluto definire una propria linea critica né privilegiare determinati generi letterari: hanno la massima libertà di partecipare opere prime inedite di narrativa. Ad arrivare in finale sono, ogni anno, testi di elevata qualità letteraria, capaci di sintetizzare e rappresentare tendenze nuove e stili originali. La cerimonia di Premiazione è l’occasione in cui editori, editor e operatori culturali possono entrare in contatto con i finalisti e instaurare quei rapporti che potranno portare alla pubblicazione.
Irene Bignardi
Irene Bignardi ha studiato Lettere a Milano e Communications a Stanford. Ha
lavorato a Repubblica, per cui è stata inviato di cultura culturale e critico
cinematografico, fin dalla fondazione. Dal 2001 al 2005 ha diretto il Festival
del Film di Locarno. Ha realizzato numerosi programmi culturali per la Rai e,
dal 1985 al 1989, è stata direttore del Mystfest di Cattolica. Ha scritto, tra
l’altro, Memorie estorte a uno smemorato, Vita di Gillo Pontecorvo, e Le
piccole utopie (Feltrinelli). Per Marsilio ha pubblicato Americani, Un viaggio
da Melville a Brando, Le cento e una sera e Storie di cinema a Venezia. Nel
2006 ha creato e diretto per le UN Desert Nights, un festival sulla
desertificazione del pianeta. Collabora alla pagina culturale e al Venerdì di
Repubblica, con Vanity Fair (per cui cura la rubrica di recensioni librarie) e
con La7. È stata professore a contratto di storia del cinema presso lo Iuav
diVenezia e, dal 2006 al 2008, presidente di Filmitalia.
Maria Teresa Carbone
Maria Teresa Carbone ha lavorato alle pagine culturali del
“Manifesto” e in precedenza a diverse testate italiane e straniere.
All’attività di giornalista ha sempre affiancato anche quella di autrice e
traduttrice. Ha pubblicato per Dedalo il volume I luoghi della memoria, 1986 e
per gli Oscar Mondadori 99 leggende urbane, 1990, repertorio di cultura orale
contemporanea. Fra le traduzioni, Lo schermo velato di Vito Russo, Costa &
Nolan, 1983, ora ripubblicato per Baldini Castoldi Dalai, La follia di Almayer
di Joseph Conrad, Garzanti, 1996, e Kim di Rudyard Kipling, Garzanti, 2003,
Cenere sulla mia manica di Zoe Wicomb, Edizioni Lavoro, 1993, Le dotte puttane
di Virginie Despentes, Fanucci, 1999. Insieme a Nanni Balestrini ha curato la
trasmissione “Millepiani” sul canale satellitare Cult e il sito
“Zoooom. Letture e visioni in rete”. Fa parte del comitato direttivo
del festival “RomaPoesia” nonché della redazione di
“Alfabeta2”.
Matteo Di Gesù
Matteo Di Gesù (1971) insegna Letteratura italiana all’Università di Palermo.
Si è occupato di letteratura postmoderna, dell’identità italiana nella
letteratura del Settecento e del primo Ottocento, del tema della mafia nella
narrativa moderna. Ha scritto, tra l’altro, Il carattere degli italiani, vo.I
(2012), Palinsesti del moderno (2005), Dispatrie lettere (2005), La tradizione
del postmoderno (2003), oltre a numerosi saggi in riviste e volumi collettanei;
ha curato Letteratura, identità, nazione (2009) e ha raccolto ne I paralleli
(2009) gli articoli scritti per la rubrica omonima curata per «Giudizio
Universale». Collabora con il domenicale del «Sole 24 ore», «Il Manifesto»,
«Orwell» e con altre testate cartacee e on line.
Ernesto Ferrero
Ernesto Ferrero (Torino, 1938) ha lavorato a lungo nell’editoria, dove è stato
tra l’altro direttore editoriale di Einaudi e Garzanti, e direttore letterario
di Mondadori. Dal 1998 è direttore del Salone Internazionale del libro di
Torino. Tra i suoi libri, i romanzi N. (Premio Strega 2000), L’anno
dell’Indiano, La misteriosa storia del papiro di Artemidoro, Disegnare il
vento. L’ultimo viaggio del capitano Salgari e una biografia di Barbablù, tutti
presso Einaudi; il saggio Lezioni napoleoniche (Oscar Mondadori), il monologo
teatrale Elisa (Sellerio); i libri di memorie I migliori anni della nostra vita
(Feltrinelli) e Rhêmes o della felicità (Liaison); una biografia per immagini
di Italo Calvino (Album Calvino, con L. Baranelli, Oscar Mondadori), e Primo
Levi. La vita e le opere (Einaudi). Traduttore di Flaubert, Céline e Perec,
collabora a «La Stampa» e a «Il Sole 24Ore».
Evelina Santangelo
Evelina Santangelo è nata a Palermo.
Insegna Tecniche della Narrazione presso la scuola Holden e collabora come
editor con la casa editrice Einaudi, per la quale ha curato l’autobiografia di
Vincenzo Rabito Terra Matta e ha tradotto Firmino di Sam Savage e Rock ‘n’ Roll
di Tom Stoppard.
Presso Einaudi ha pubblicato la raccolta
di racconti L’occhio cieco del mondo, i romanzi La lucertola color smeraldo, Il
giorno degli orsi volanti, Senzaterra e Cose da pazzi (2012).
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