2012 Archivi - emanuelabernascone.com https://emanuelabernascone.com/category/eventi/2012/ l'arte di comunicare l'arte Fri, 08 Mar 2019 20:59:51 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.8.11 FESTIVAL PER SENTIERI E REMIGANTI – PIER ILARIO BENEDETTO https://emanuelabernascone.com/festival-per-sentieri-e-remiganti/ Sat, 01 Dec 2012 17:51:41 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=15847 FESTIVAL PER SENTIERI E REMIGANTI VI edizione – Gentilezza Inverno 2012 NATIVITÀ NEI SACRI MONTI

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FESTIVAL PER SENTIERI E REMIGANTI
VI edizione – Gentilezza
Inverno 2012

NATIVITÀ NEI SACRI MONTI DEL PIEMONTE E DELLA LOMBARDIA
Mostra fotografica di Pier Ilario Benedetto
18 dicembre 2012 – 8 gennaio 2013

Inaugurazione 17 dicembre 2012 – ore 18.00
Chiesa di Saint Merri
Parigi

La VI edizione del Festival PER SENTIERI E REMIGANTI oltrepassa i confini italiani e il 17 dicembre 2012 arriva a Parigi con l’inaugurazione della mostra fotografica Natività nei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia di Pier Ilario Benedetto.
Il Gruppo del Cerchio – con il patrocinio, da parte francese, della Diocesi di Parigi rappresentata dall’associazione Art, Culture et Foi e in collaborazione con l’associazione Voir & Dire – porta nella Chiesa di Saint Merri, nel centro di Parigi (76, rue de la Verrerie – 4° arr., di fronte al Centro Georges Pompidou), un progetto che valorizza e promuove il patrimonio dei Sacri Monti in un’ottica di riscoperta del loro valore culturale, spirituale e artistico a beneficio del pubblico d’Oltralpe.
Numerosissimi sono stati gli scambi culturali con la Francia nell’ambito del Festival attraverso le coproduzioni performative e i molti ospiti francesi che hanno arricchito le varie edizioni (fra questi Diego Buñuel, Alejandro Jodorowsky, il premio Oscar Jean-Claude Carrière e, quest’anno, Antoine De Maximy); con l’appuntamento parigino di dicembre si consolida così l’affinità e la collaborazione con la Francia, alla quale il Festival lavora da anni.

Natività nei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia campeggerà sulle navate della Chiesa di Saint Merri con 24 scatti in bianco e nero, realizzati da Pier Ilario Benedetto (architetto e fotografo che collabora con i Sacri Monti dal 2004) che ha voluto illustrare la Nascita e il senso della gentilezza del nascere – in sintonia con la Gentilezza, tema del Festival 2012 – così come sono rappresentati nei nove gruppi scultorei dei Sacri Monti.
La mostra di Parigi è stata realizzata nel 2010 dal Gruppo del Cerchio, in uno speciale formato di grandi dimensioni (85 x 125 cm) per un’esposizione nel centro di Torino in occasione dell’ultima Ostensione della Sacra Sindone.
Per l’inaugurazione della mostra di Parigi, che si terrà il 17 dicembre alle ore 18.00 nello spazio attiguo alle immagini, il Gruppo del Cerchio propone un estratto di Xmas carol, recital dedicato alla Natività. I brani – proposti e arrangiati dagli stessi performer Susanna Paisio e Igor Piumetti per percussioni, synth, chitarra elettrica e acustica – sono tratti dal repertorio tradizionale europeo – il medioevo spagnolo, la tradizione dei koledy polacchi e delle carols inglesi, i canti natalizi di alcune regioni italiane – e dalla musica pop. Xmas carol è costruito intorno ai testi elaborati da Carola Benedetto partendo da fonti cristiane quali Jean Eudes, Basilio di Seleucia, Narsai di Nisibe, Pseudo Erodio, Malke’E, nonché alcuni testi tratti dalla mistica e dalla poesia religiosa, come quelli firmati da Rilke e Yeats. Il Gruppo del Cerchio proporrà lo stesso estratto per il finissage della mostra, l’8 gennaio alle 18.00, sempre nella Chiesa parigina.

I Sacri Monti, splendido esempio italiano della tradizione popolare cristiana fiorita lungo l’arco alpino, sono stati dichiarati nel 2003 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il prestigioso riconoscimento Unesco ha attribuito un valore universale a sette Sacri Monti del Piemonte (Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta e Varallo) e due della Lombardia (Ossuccio e Varese), mettendo in luce la straordinaria ricchezza, la qualità e i valori di questi gioielli di storia, arte e natura. Nei gruppi di cappelle che compongono i diversi santuari, attraverso statue, dipinti e affreschi realizzati tra il XV-XX, si raccontano episodi e misteri della vita sacra, e l’arte si amalgama con l’accogliente contesto ambientale. Pregevoli esempi di architettura del paesaggio, i Sacri Monti costituiscono un importante punto d’incontro per i fedeli e i cultori dell’arte – così come in passato costituivano pellegrinaggio d’obbligo per ottenere l’indulgenza plenaria al posto del pericoloso viaggio in Terra Santa.

Per sentieri e remiganti è il festival dei viaggiatori extra-ordinari, personaggi che appartengono a tutti gli ambiti del sapere, dall’arte alla scienza, dallo spettacolo allo sport. Come certi uccelli sfidano la gravità e si elevano grazie alle penne remiganti, così i protagonisti del Festival inseguono le mete del proprio spirito.

NATIVITÀ NEI SACRI MONTI DEL PIEMONTE E DELLA LOMBARDIA
di Pier Ilario Benedetto
18 dicembre 2012 – 8 gennaio 2013
Inaugurazione 17 dicembre 2012 ore 18.00
Chiesa di Saint-Merri
Parigi – 76, rue de la Verrerie – IV arr.
Ingresso gratuito

Ingresso gratuito
Per informazioni: www.persentierieremiganti.it
[email protected]
+ 335 19 52 006

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JAZZ ‘TILL THE END https://emanuelabernascone.com/%ef%bb%bfjazz-till-the-end/ Sat, 01 Dec 2012 17:45:10 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=15824 JAZZ 'TILL THE END 21-12-12 LABLOFT h 21.21 Via Lodi 25/e, Torino Se entro la mezzanotte del 21 Dicembre 2012

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JAZZ ‘TILL THE END
21-12-12

LABLOFT h 21.21
Via Lodi 25/e, Torino

Se entro la mezzanotte del 21 Dicembre 2012 il Pianeta Terra dovesse staccare definitivamente la spina, quale sarebbe la colonna sonora ideale? A questa domanda risponde l’Associazione culturale MADE che presso Labloft propone, per la serata più “calda” dell’anno, il concerto JAZZ ‘TILL THE END. Alle 21,21 del 21-12-2012 saremo in compagnia del magico sound di Emanuele Cisi (sax tenore e sax soprano) nato a Torino e ormai tra i musicisti jazz più apprezzati della nuova scena europea, accompagnato da una band internazionale composta da tre grandi musicisti provenienti da mondi lontani, ma uniti dall’universalità del Jazz:

Humberto Amesquita, originario di Lima, Perù, trapiantato in Italia da qualche anno, virtuoso del trombone nonostante la sua giovane età, già padrone del più profondo senso del linguaggio del jazz.
Phil Donkin, origini inglesi, ma adottato dalla migliore scena musicale di New York, è un contrabbassista che interpreta il ruolo del proprio strumento al meglio, con solidità, sicurezza e fantasia.
Adam Pache, porta dall’Australia la sua solarità e il suo relax naturale, che grazie anche al micidiale swing acquisito durante la sua lunga permanenza a New York, lo rendono tra i migliori batteristi in circolazione.
Tra composizioni originali di Emanuele Cisi e audaci rivisitazioni di standards, il personale sound di questo gruppo inedito assemblato dal sassofonista torinese regalerà al pubblico una notte di grande jazz.

Nato a Torino nel 1964, Emanuele Cisi è oggi uno dei sassofonisti più apprezzati sulla scena jazz internazionale. Un suono personale e ricercato, un approccio energico, uniti a una profonda conoscenza della tradizione e a uno spiccato senso della melodia e dello swing, sono i tratti salienti del suo stile.
Dal 1995, anno in cui fu dichiarato vincitore della categoria Nuovi Talenti nel Top Jazz della rivista Musica Jazz, ha inciso una dozzina di cd a suo nome o come co-leader e più di 50 come sideman, in vari paesi europei per etichette italiane e straniere (tra cui Blue Note, Universal); ha suonato in concerti e registrazioni radiotelevisive in Europa, Stati Uniti, Sud America, Canada, Cina, Oceania., collaborando con alcuni dei più importanti musicisti della scena mondiale come Clark Terry, Jimmy Cobb, Billy Cobham, Albert “Tootie” Heat, Walter Booker, Jimmy Owens, Billy Hart, Cameron Brown, Joey Calderazzo, Ron Carter, Joe Chambers, Paul McCandless, Nat Adderley, Area II, Aldo Romano, Daniel Humair, Kenny Wheeler, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Paolo Fresu, Furio Di Castri, Sting e molti altri.
Da anni è intensa la sua attività all’estero: ha registrato dischi in Francia e Belgio e si è esibito in importanti festival in tutto il mondo (Parigi, Vienne, Nizza, Bruxelles, Liegi, Ile de La Réunion, Montreal, Pechino, Detroit tra gli altri).
Inizia a studiare il sax alto a 16 anni, passando presto al tenore e al soprano. Dopo pochi anni, inizia ed esibirsi nei jazz club della sua città e dei dintorni, e nel 1984 riceve il suo primo ingaggio professionale importante, col gruppo Area II, riedizione degli storici Area, guidati dal batterista Giulio Capiozzo. Si mette così in luce a livello nazionale e inizia a collaborare con molti musicisti trasferendosi a Milano. Nel ’94 registra il primo disco a suo nome. Espatria sempre più spesso, soprattutto in Francia, dove registra due lavori a suo nome e dove, nel 2001, viene chiamato a far parte del gruppo di Aldo Romano “Because of Bechet” con cui si esibisce in tutti i principali festival e teatri transalpini.
Nel 2006 fonda, insieme al collega di Detroit Chris Collins, il Detroit Torino Urban Jazz Project, un ambizioso e articolato progetto multidisciplinare (anche due fotografi sono coinvolti) che esplora differenze e similitudini culturali tra le due “città dell’auto”.
Nel 2008 sono stati pubblicati 3 nuovi progetti discografici, tra cui uno realizzato in Belgio col gruppo di Bart DeFoort che ha ottenuto il premio Django d’Or come miglior disco dell’anno.
A fine agosto dello stesso anno si è esibito, unico artista europeo, al prestigioso Detroit International Jazz Festival con una formazione americana.
Nel 2009 è stato in tournée in Cile, partecipando al festival jazz di Providencia, ha partecipato ad alcuni reading-musicali con gli scrittori Paolo Giordano e Luca Ragagnin, si è esibito in tour con un suo quartetto (presentando il cd “The Age of Numbers” – Auand Records), col pianista americano Xavier Davis, si è esibito in Norvegia, e ha compiuto una tournée negli Stati Uniti con il progetto Detroit-Torino Urban Jazz Project.
Sempre nello stesso anno risiede per quattro mesi a Washington DC, dove collabora con molti artisti rappresentativi della scena U.S.A., esibendosi in vari jazz clubs e rassegne, e compie nuovamente un lungo tour tra Belgio e Olanda.
Nel 2010 si esibisce ancora negli U.S.A., e da vita ad un nuovo progetto, il Northbound, un quartetto “pianoless” con trombone.
Il 9 maggio 2011 si è tenuta al Teatro Regio di Torino la prima mondiale del DTUJP (Detroit Torino Urban Jazz Project) in versione “sinfonica”, dove l’orchestra Filarmonica ‘900 diretta dal M° Damian Iorio ha eseguito insieme al quartetto guidato da Cisi e Collins le due partiture commissionate appositamente ai compositori Carlo Boccadoro e James Hartway.
Tra le sue più recenti (e singolari) collaborazioni, su disco e dal vivo, spicca quella con il prestigioso ensemble di musica barocca La Venexiana, in cui fonde la sua personale sonorità e il suo stile in un repertorio classico che spazia tra Monteverdi e Handel. Con loro si esibisce frequentemente all’estero, soprattutto in Germania.
Il suo ultimo cd, “Homecoming”, registrato per l’etichetta giapponese Albore Jazz, lo vede guidare un quartetto con alcuni vecchi compagni di viaggio: Luigi Bonafede, Rosario Bonaccorso e Francesco Sotgiu, in un programma di composizioni originali.

JAZZ ‘TILL THE END | 21.12.12
LABLOFT via Lodi 25/e ang. via Alessandria, Torino
Concerto di Emanuele Cisi – sax
Humberto Amesquita – trombone
Phil Donkin – contrabbasso
Adam Pache – batteria
21 dicembre 2012, ore 21.21
prenotazione obbligatoria a 
[email protected]
offerta libera all’entrata

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PREMIO SHANGHAI – VINCITORI https://emanuelabernascone.com/premio-shanghai-i/ Mon, 12 Nov 2012 18:10:08 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=15869 PREMIO SHANGHAI – RESIDENZE ARTISTICHE PER GIOVANI ARTISTI ITALIANI E CINESI EMERGENTI” I EDIZIONE –...

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PREMIO SHANGHAI – RESIDENZE ARTISTICHE PER GIOVANI ARTISTI ITALIANI E CINESI EMERGENTI”
I EDIZIONE – I vincitori

I tre artisti italiani selezionati per la prima fase del premio, che prevede la residenza per un periodo di due mesi a Shanghai, sono:

Domenico Antonio MANCINI nato a Napoli nel 1980
Susanna POZZOLI nata a Chiavenna (Sondrio) nel 1978
Nadir VALENTE nato a Carmagnola (Torino) nel 1982

La scelta è stata effettuata da una Commissione di valutazione composta dal Prof. Sergio Roda (presidente onorario, senza diritto di voto), Dott.ssa Angela Tecce (in rappresentanza del Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee – PaBAAC), Prof. Guido Curto (in rappresentanza del Ministero per gli Affari Esteri – Istituto Italiano di Cultura, Sezione di Shanghai – MAE – IIC), Prof. Gillo Dorfles (in rappresentanza dell’Istituto Garuzzo per le Arti Visive – IGAV).

La Commissione ha selezionato i lavori individuando fra gli oltre 90 candidati i tre vincitori sulla base delle seguenti valutazioni:
– il livello qualitativo del progetto anche in riferimento al suo carattere innovativo;
– il curriculum artistico del candidato e la coerenza dell’opportunità offerta con le prospettive di ricerca dell’artista;
– l’adeguatezza di curriculum, del progetto presentato e delle reali possibilità di crescita artistica grazie all’occasione di visibilità offerta;
– l’idoneità del progetto a innescare confronti con altre culture in un diverso contesto sociale.

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IL CAFFE’ DEI RE OSPITA LA PRIMAVERA ARABA https://emanuelabernascone.com/il-caffe-dei-re-ospita-la-primavera-araba/ Sun, 04 Nov 2012 17:49:36 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=15845 l Caffè dei Giornalisti presenta: "Il caffè dei re ospita la primavera araba"La ragazza di piazza Tahrir

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Il Caffè dei Giornalisti presenta:

“Il caffè dei re ospita la primavera araba”

La ragazza di piazza Tahrir
di Younis Tawfik

intervengono con l’autore
Alberto Sinigaglia e Domenico Quirico
Introduce Rosita Ferrato
letture dal libro a cura di Mario Brusa

venerdì 30 novembre, ore 17.30
Caffè di Palazzo Reale, Piazza Castello Torino

INGRESSO LIBERO
Seguirà un aperitivo

Una cornice di suggestiva bellezza torinese per discutere di rivoluzione, di comunicazione, di giornalismo, di giovani, della condizione femminile e di molto altro ancora. Un libro come spunto per parlare di primavera araba, di nuovi media e di donne che non rinunciano ad essere al passo coi tempi.
Rosita Ferrato, Presidente del Caffè dei Giornalisti, ha invitato Younis Tawfik, autore de “La ragazza di piazza Tahrir” a riflettere con Alberto Sinigaglia e Domenico Quirico sugli esiti della Primavera araba e sui recenti cambiamenti in nord Africa.
Alberto Sinigaglia modera l’incontro tra l’autore e Domenico Quirico, inviato de La Stampa. I relatori ci offriranno una finestra su un mondo a noi vicino ma spesso ancora troppo sconosciuto.

Dal libro di Tawfik:
“All’improvviso mi giro verso la mia amica, la guardo dritto negli occhi, e con voce irritata dico: “Non è giusto…non possiamo rimanere qui sedute, mentre gli altri sono nelle piazze e per le strade del Paese ad affrontare i carri armati a mani nude, a morire per noi. Io non ci sto, Samira!”

“Bastava un soffio di vento per far muovere le idee e portarle molto lontano.
La luce di una candela serve per illuminare l’oscurità, ma bisogna essere capaci di farla durare: la nostra corsa in salita era appena iniziata”

La trama del libro: Amal è una ragazza come tante, una ventenne che vive in Egitto, che porta il velo e che vive in quella che lei stessa chiama “gabbia dorata”. Ma come tante e tanti suoi coetanei sente che qualcosa non va. Accetta più o meno di buon grado le imposizioni della famiglia ma coglie dentro di sé il fremito dell’insoddisfazione e dell’ingiustizia. Tramite Facebook e gli altri social network entra in contatto con altri ragazzi che, come lei, avvertono che il mondo sta cambiando e che loro devono essere parte attiva di questo cambiamento. Amal esce così di casa e scende in piazza, una piazza insanguinata dove conoscerà l’amore e la morte, ma soprattutto conoscerà la libertà.

Alla fine dell’incontro, sarà presente la direttrice della Maison des Journalistes di Parigi Darline Cothière per annunciare il partenariato fra la Maison des Journalistes e il Caffè dei Giornalisti.

Younis Tawfik
Nasce a Mosul, in Iraq e si trasferisce a Torino dove si laurea nel 1986. Insegna Lingua e cultura araba all’Università di Genova. Tra le sue pubblicazioni Islam (Idea Libri, 1977) tradotto in varie lingue, As-Salamu ‘Alaikum. Corso di arabo moderno (Ananke, 1999) e romanzi per Bompiani: La straniera, 1999 vincitore del Premio Grinzane Cavour, La città di Iram, 2002, Il profugo, 2007 e La sposa ripudiata, 2001.

Domenico Quirico
Giornalista de La Stampa, responsabile degli esteri, corrispondente da Parigi e ora inviato, ha seguito in particolare tutte le vicende africane degli ultimi venti anni dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alla Primavera araba. Ha vinto i premi giornalisti Cutuli e Premiolino; ha scritto quattro saggi storici per Mondadori (Adua, Squadrone bianco, Generali e Naja) e Primavera araba per Bollati.

Alberto Sinigaglia
Collaboratore di Epoca e Il Mondo, nel 1970 si trasferisce a Torino, dove viene assunto come redattore a La Stampa da Alberto Ronchey, dapprima nella redazione di politica interna. Passato alla Terza pagina del quotidiano, nel 1975 guida il gruppo di giornalisti che fonda il supplemento culturale settimanale Tuttolibri per poi diventare nel 1998 responsabile Progetti editoriali della testata. Ha scritto e condotto programmi radiofonici e televisivi per la Rai quali Addio al Novecento su Radio Tre, Fatti di famiglia, Quarto potere e Vent’anni al Duemila su Rai 3 e Storia su Rai Sat 1. Insegna Linguaggio giornalistico presso la Facoltà di Lettere e Filosofia e presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Torino ed è presidente del Centro Studi sul Giornalismo “Gino Pestelli”. È presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte

Rosita Ferrato
Giornalista e scrittrice è nata e vive a Torino.
 È stata per diversi anni in Rai: prima all’Orchestra Sinfonica Nazionale, e successivamente in via Verdi, per i programmi televisivi di informazione e intrattenimento (Il Pianeta delle Meraviglie, il telegiornale scientifico TG Leonardo, Ambiente Italia).
 Ha collaborato con varie testate (tra cui il settimanale Grazia di Mondadori) ed è stata caporedattrice del periodico italo rumeno Noua Comunitate.
 Ha pubblicato Le Piere, Madame e signorine di Torino, Seneca edizioni, 2009 e Le Divine, Lexis, 2010 e nel 2012 per ll Punto esce I Gagà, gli eterni immaturi. Dall’esperienza di viaggio, è nato nel 2011 “ALBANIA: sguardi di una reporter”, ed Lexis,

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PRIMA DI REBIS https://emanuelabernascone.com/%ef%bb%bfprima-di-rebis/ Sat, 03 Nov 2012 17:58:31 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=15855 PRIMA DI REBIS 23 novembre – 22 dicembre 2012 Cripta della Chiesa Bizantina di San...

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PRIMA DI REBIS
23 novembre – 22 dicembre 2012
Cripta della Chiesa Bizantina di San Michele Arcangelo
Piazza Cavour, Torino

Inaugurazione 22 novembre 2012, h 18.30

Il 22 novembre inaugura a Torino, presso la cripta della Chiesa Bizantina di San Michele Arcangelo, la mostra Prima di Rebis, con la curatela di Edoardo Di Mauro, in collaborazione con il Museo d’Arte Urbana.

La mostra, inserita nel calendario degli eventi di Contemporary Torino + Piemonte e patrocinata dalla Regione Piemonte, concretizza il pensiero di Rebis riguardo all’arte contemporanea e in particolare rispetto alla definizione dell’arte e al ruolo dell’artista. Non è un caso infatti che la mostra abbia luogo in una chiesa dato che, come sottolinea l’autore: “Oggi ogni artista è un sacerdote… Avendo perso l’arte contemporanea l’ancoraggio sia alla Metafisica che alla realtà si propone essa stessa come Religione e Chiesa; anzi… è diventata il luogo politeista delle tante Chiese…”.
Qual è dunque il significato dell’arte oggi: rassicurare? Stupire? O, in ultima ipotesi, aggregare? È ancora fresca la riflessione di Alain de Botton che dopo il suo ultimo libro sul senso e la ricerca della felicità – Religion for Atheist – ha iniziato a interrogarsi sulla funzione dell’arte, ponendo una questione di fondo non da poco, ovvero: i musei d’arte sono forse le nuove Chiese?
Ovviamente è immediato cogliere uno spunto polemico e non poco ironico nella riflessione di Rebis come in quella di de Botton, ma dato il momento storico e sociale nel quale viviamo, non è da escludere che l’arte contemporanea sia più spesso di quanto si creda alla ricerca di un confronto con la spiritualità, nonostante la parziale resa all’immanente costituito dalle ragioni della tecnica e del mercato; ragioni che fanno sì che anche le icone del ‘900 vengano strumentalizzate per fini pubblicitari.
Su questo difficile argine di separazione rimane in equilibrio Rebis i cui lavori di solido impianto tecnico, come sottolinea il curatore, dimostrano la volontà di porsi in sintonia con il presente adoperando una sorta di corto circuito tra prospettive spazio-temporali diverse, avvalendosi della tradizione dell’avanguardia così come della stagione moderna per proiettarsi nella dimensione del “qui e ora”.
In mostra dunque una serie di tele a olio intitolata Oltre lo spazialismo concettuale, dove monocromi “tagliati” alla maniera di Lucio Fontana a significare la violazione simbolica della materia, vengono “penetrati” da frutti di vario genere dipinti con raffinata manualità, ad indicare come l’arte compia da sempre un percorso curvilineo esteso a trecentosessanta gradi. Seguono poi le riproduzioni di due celebri opere del Caravaggio, La crocifissione di Pietro e il Bacco, dove i fori seguono in questo caso una traiettoria circolare, invertendo il significato concettuale rispetto alla serie precedente, ma giungendo ad un risultato sostanzialmente omologo. Abbiamo poi due icone del Novecento, Kasimir Malevic e Andy Warhol, ritratti in chiave neo pop, nella serie Kinder, che stigmatizza efficacemente la serializzazione in atto nella scena dell’arte, per passare ai Ritratto – autoritratto, olio su legno e specchio, ad indicare il perenne guardare ed essere al contempo guardati che caratterizza l’atto della visione sin dalla concezione estetica vigente nella Grecia antica. A completare questa personale una tela che mescola vari stilemi della pittura contemporanea in un eclettico caleidoscopio di piani tra loro intrecciati, una bandiera italiana in dissolvenza, corrosivo omaggio, in relazione alla nostra incerta situazione attuale, ad un 151° anniversario dell’unificazione ed un contenitore, decorato con vernice dorata, contenente musicassette dedicate ad artisti di fama, ironico riferimento allo strapotere del mercato dell’arte.

Prima di Rebis
Cripta della Chiesa Bizantina di San Michele Arcangelo
Piazza Cavour, Torino
Inaugurazione 22 novembre 2012, h 18.30
23 novembre – 22 dicembre 2012
Ingresso libero, tutti i giorni 16 – 20

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FESTIVAL PER SENTIERI E REMIGANTI – GIANNI BERENGO GARDIN https://emanuelabernascone.com/festival-per-sentieri-e-remiganti-gianni-berengo-gardin/ Fri, 02 Nov 2012 12:13:28 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=16035 Festival PER SENTIERI E REMIGANTI VI edizione – Gentilezza Inverno 2012 GIANNI BERENGO GARDIN - Sguardi gentili

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Festival PER SENTIERI E REMIGANTI
VI edizione – Gentilezza
Inverno 2012

 GIANNI BERENGO GARDIN – Sguardi gentili

8 novembre 2012 – 6 gennaio 2013
inaugurazione 7 novembre ore 17.30
Museo Regionale di Scienze Naturali
Torino

La VI edizione del Festival Per sentieri e remiganti porta a Torino il lavoro di uno fra i più noti e importanti maestri della fotografia italiana: il 7 novembre Gianni Berengo Gardin inaugura in collaborazione con il Museo Regionale di Scienze Naturali e la FIAF la mostra Gianni Berengo Gardin – Sguardi gentili.

Il tema della gentilezza, che ha caratterizzato l’edizione primaverile del Festival, torna e si svela nelle straordinarie 40 immagini in mostra: un viaggio in bianco e nero alla scoperta di questo valore lieve e discreto che oggi più che mai va riscoperto.
La gentilezza come approccio alla vita e agli uomini, la gentilezza come modalità di relazione in un momento storico durante il quale le comunicazioni sembra passino solo attraverso il canale dell’aggressività e della violenza; la gentilezza come rispetto per le altrui diversità ma anche rispetto per le proprie incongruenze; la gentilezza nell’attraversare il mondo, affinché non solo resti qualche risorsa dopo il nostro passaggio, ma una realtà e una storia nuove e rinnovate si possano realizzare.


Nelle immagini di Berengo, straordinario testimone del nostro tempo, lungo il percorso della mostra, il pubblico potrà ritrovare facilmente la gentilezza, racchiusa nei baci degli amanti, nelle carezze dei compassionevoli, fra cui Fratel Ettore al dormitorio della Stazione Centrale di Milano; nei balli di chi festeggia un giorno speciale o un giorno qualunque ma indimenticabile per quel giro di spensieratezza; nelle feste e nei gesti degli sposi; nei viaggi giocosi dei bimbi dell’asilo Olivetti e sul tram di una città che va verso la modernità ma ha ancora il sapore della lentezza e della misura per l’uomo.
La mostra di Gianni Berengo Gardin è un racconto che ci parla di persone comuni, in una società forse più povera della nostra, ma dove certamente le persone erano meno sole, dove si conservava la speranza, per l’oggi e per il futuro.

Guardando queste foto viene da pensare che se il mondo potesse essere come questi quaranta scatti, pieno di baci e carezze, feste e viaggi, il futuro non ci farebbe paura.
“Abbiamo scelto Berengo Gardin perché questo viaggiatore extra-ordinario del tempo e dello spazio, attraverso le sue immagini, dà dignità al quotidiano e alla vita di tutti noi. Ogni immagine che, come primo atto di gentilezza, il fotografo ci ha permesso di scegliere una a una aprendoci gli album dei suoi tesori fotografici, ci ha riempito di commozione, ci ha portato altrove, ci ha regalato momenti di vera estasi estetica e umana.” (Carola Benedetto, Gruppo del Cerchio)
Le fotografie della mostra, con il bianco e nero, riescono a regalarci respiri di vita che rappresentano una testimonianza fuori dall’ordinario.
Gianni Berengo Gardin è tra i più noti e importanti fotografi italiani. Nato a Santa Margherita Ligure, si occupa di fotografia dal 1954. Fino al 1965 lavora per la rivista Il Mondo. Nel corso degli anni collabora con le maggiori testate nazionali ed internazionali (Domus, Epoca, L’Espresso, Time, Stern, Harper’s Bazaar, Vogue, Du, Le Figaro). Berengo Gardin ha esposto le sue foto in centinaia di mostre che hanno celebrato il suo lavoro e la sua creatività. Ha pubblicato oltre 200 libri di fotografia. Tra gli altri, ”Venise des Saisons”, ”Morire di classe”, ”L’occhio come mestiere”, ”Toscana”, ”Francia”, ”Gran Bretagna”, ”Roma”, ”Dentro le case”, ”Dentro il lavoro”, ”Scanno”, ”Il Mondo”, ”Un paese vent’anni dopo”, ”In treno attraverso l’Italia”, “Gianni Berengo Gardin Fotografo”.

GIANNI BERENGO GARDIN – SGUARDI GENTILI
8 novembre 2012 – 6 gennaio 2013
Inaugurazione della mostra 7 novembre 2012 ore 17.30 (su invito)
MRSN – Via Giolitti 36 – Torino
Orari: lunedì – domenica 10.00 – 19. 00 – Chiuso il martedì
Biglietti interi 5 euro, ridotti 3 euro

Direzione artistica: Gruppo del Cerchio
Per info: [email protected] – + 39 335 19 52 006
Biglietteria presso MRSN – info e convenzioni su www.persentierieremiganti.it

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NA.TO https://emanuelabernascone.com/na-to/ Thu, 01 Nov 2012 18:00:37 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=15857 NA.TO L'arte del presente, il presente dell'arte a cura di Alessandro Demma 8 - 11 novembre

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NA.TO
L’arte del presente, il presente dell’arte
a cura di Alessandro Demma

8 – 11 novembre 2012
inaugurazione 7 novembre 2012, ore 18.30
Ex Manifatture Tabacchi – Torino

Mercoledì 7 novembre alle Ex Manifatture Tabacchi inaugura la mostra “NA.TO L’arte del presente, il presente dell’arte” curata da Alessandro Demma.
La mostra, realizzata in collaborazione con l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive – IGAV e inserita nel calendario degli eventi di Contemporaryart Torino + Piemonte, presenta il progetto dell'”intellettuale collettivo” NA.TO, gruppo formato da 10 artisti scelti attraverso un’attenta ricognizione sulla scena artistica napoletana e torinese, due aree metropolitane culturalmente tra le più vitali e che tradizionalmente hanno segnato passaggi fondamentali del sistema dell’arte contemporanea italiana e internazionale.

Un’intrigante panoramica di esperienze differenti per linguaggi, tecniche, materiali (si passa dalla scultura alla pittura, dal video alla fotografia, dall’installazione alla performance) arricchita dalla presenza di 10 critici d’arte/curatori invitati a ripensare il lavoro di ogni artista presente in mostra.

Il collettivo NA.TO si esprime su una linea di pensiero e una poetica comune per ridisegnare una cartografia politico-culturale dell’arte contemporanea in Italia. Una riflessione su un mondo e un sistema, in rapido mutamento, per catturare – con le parole di Charles Baudelaire – “il transitorio”, “il fuggitivo”, “il contingente”: la qualità che più caratterizza il nostro vivere contemporaneo.
Il progetto, infatti, vuole scattare un’istantanea del fare arte e dell’esercizio di consapevolezza proposto da chi, attuandola, non manca di interrogare la propria figura di artista a Napoli e a Torino. Per questo motivo sono stati invitati dieci critici d’arte e curatori delle due città per approfondire, con i loro interventi critici, le riflessioni degli artisti in mostra.

L’iniziativa è realizzata con il patrocinio e il contributo del Consiglio Regionale del Piemonte; con il patrocinio della Città di Torino e dell’Università degli Studi Torino; sponsor tecnici: M.D.F. Impianti, diplopie.it, Bottega Baretti, Chicchicken, Santa Giulia Art&Wine Residence, La Cuite, Alma Latina; media partner Arte Sera.

Gli artisti in mostra:
Maura Banfo (Torino 1969) dopo anni d’irrequietezza “vagabonda” ad esplorare il mondo, trova nella sua città natale il proprio “nido” dove inizia alla fine degli anni novanta una ricerca attraverso la fotografia come linguaggio predominante. Oggi la sua ricerca guarda a 360° gradi, lasciandosi trasportare dalle proprie sensazioni attraverso non solo la fotografia e il video, ma la scultura e l’installazione. Il suo lavoro è presente in molte collezioni private e pubbliche (la Gam Galleria d’arte moderna e contemporanea di Torino, l’Unicredit Private Banking, il Museo della Fotografia di Cinisello Balsamo, l’Istituto Garuzzo per le arti visive); ha partecipato a varie mostre collettive sia in Italia che all’estero.
Bianco-Valente. Il loro progetto artistico nasce nel 1993 anno in cui intraprendono un percorso artistico teso, in un primo momento a sperimentare i paesaggi del video e dell’immagine elettronica. Ponendo la percezione come tema centrale della loro opera, hanno avviato, in seguito, un progetto sui collegamenti trasversali, sull’ordine delle corrispondenze e sull’unità vissuta come molteplicità per scansire la dualità corpo-mente che ogni essere umano sperimenta quotidianamente nel confronto fra la finezza organica e l’estensione mentale assimilabile al pensiero, alle sensazioni, all’immaginario. Parallelamente l’indagine si è allargata alle relazioni fra la natura e i dispositivi artificiali (estensioni di corpo e mente).
Paolo Grassino (Torino, 1967) con le sue opere propone una riflessione sulle derive della società attuale, sospesa sul crinale tra naturale e artificiale, tra precarietà e mutazione. Il suo lavoro è soprattutto una ricerca che recupera in pieno il senso della manualità. Tra le sue esposizioni di maggior prestigio la recentissima presentazione dell’opera Madre, al MACRO di Roma e la partecipazione alla Quarta Biennale di Mosca (entrambe del 2011). Dello stesso anno la partecipazione a mostre in musei pubblici internazionali come il Frost Art Museum di Miami e il Loft project ETAGI di San Pietroburgo. Nel 2008 la mostra personale in Francia al Museo di Saint-Etienne e nello stesso anno l’invito alla XV Quadriennale d’Arte a Roma. Del 2005 è la grande installazione sulla facciata della Fondazione Palazzo Bricherasio a Torino, mentre nel 2000 la GAM di Torino gli dedica una mostra personale.
Paolo Leonardo (Torino 1973) è attivo a Torino dalla metà degli anni ’90. L’opera pittorica di Paolo rappresenta una sfida nei confronti del sistema mediale contemporaneo. Il suo lavoro è presente in varie collezioni sia in Italia che all’Estero: Utopia, Galerie ilalienne, Paris – Manifesta, Andrea Arte Contemporanea, Vicenza – Paysages en rouge, Galerie Placido, Paris – Riflessioni sul cinema, Galleria Alessandro Bagnai, Firenze – Oltre la pittura con Mimmo Rotella, Sala delle Colonne, Mantova.
Domenico Antonio Mancini (Napoli 1980) interessato alla trasformazione del quotidiano e della memoria storica in un’esperienza estetica immersiva, Domenico Antonio Mancini più di recente ha realizzato una mostra personale presso la Fondazione Morra Greco di Napoli (giugno 2011) dal titolo Altre Resistenze, e Transit 1, a cura di A. Rispoli, E. Viola e W. Wells, presso il museo MADRE (Napoli 2009)- Si segnala la partecipazione con opere site-specific alle mostre collettive: Politikaction, il sistema è la crisi (Scafati, 2012); Vieni a prendere un caffè da noi, a cura di Luciana Litizzetto e Caterina Fossati (Torino, 2011); Dalla Cella all’Atelier, a cura di Alessandro Demma (IGAV, Castiglia di Saluzzo, 2011); Prague Biennale 5 – Focus Italy – The Crisis of Confidente, a cura di Marta Barbieri e Lino Baldini (Praga, 2011).
Andrea Massaioli (Torino, 1960) attraverso i linguaggi della cultura e della scultura, l’artista ne rivisita i “generi” e le “tecniche” in chiave lirica e poetica, a volte in modo visionario altre più legato ad una propria mitologia individuale. Nelle sue opere gli oggetti, le cose di ogni giorno, esseri vegetali e animali, organi genitali…sono isolati e trasformati in nuovi totem, figure apotropaiche, emblemi di un rappor- to profondo e ambiguo tra uomo e natura, bussole che possono orientarci nella nostra vita reale.
Rosy Rox (Napoli, 1976) il lavoro di quest’artista, rappresentata dalla Galleria Paola Verrengia di Salerno, elabora un gusto creativo che fa della cicatrice estetica il dispositivo privilegiato del propeio ragionamento linguistico. Nel suo lavoro affronta tematiche legate all’identità femminile, facendo emergere un universo frammentato sospeso tra simbolico e immaginario, usamdo gli indici di gradimento della pluralità per far vedere cosa c’è dietro.
Francesco Sena, (Torino 1966) La cera, utilizzata in tutte le sue declinazione, è il materiale preferibilmente utilizzato dall’artista. Quadri, sculture e installazioni a rappresentare un mondo distante, oscuro, inarrivabile e sconosciuto. Le opere di Francesco Sena s’interrogano sui concetti di esistenza e di identità possibili nel nostro “paesaggio” contemporaneo Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Eugenio Tibaldi (Alba 1977) nel 2000 si trasferisce a Napoli dove studia la periferia e in particolare le sue risultanze estetiche. Il suo lavoro si caratterizza per essere radicato sul territorio campano, al tempo stesso mirato al confronto su un piano internazionale, (attraverso residenze-progetti fra cui, il Cairo 2004, Caracas 2006, Istanbul 2008, Bucarest 2010, Salonicco 2011) basato sull’analisi della “area periferica” come la rappresentazione di una condizione mentale.
Ciro Vitale (Scafati 1975) ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli, nel 2008 è selezioneto per la XIV edizione del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti di Como, con visiting professor Yona Friedman. Tra le recenti mostre “Politikaction, il sistema è la crisi” Spazio Di.st.urb. (distretto di studi e relazioni urbane) Scafati 2012, nel 2011 “Happy birthday Italy”, Galleria Franco Riccardo Arti Visive Napoli, e presso la Galleria Studio Legale Bologna, “Door to Door”, progetto pubblico per il centro antico di Salerno, “Un altro mondo è ancora possibile?” Palazzo Ducale Sala Dogana Genova, Caos Termici, Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea San Giovanni Valdarno (Arezzo), Memoria Varabile, Galleria Milano, Milano.

Interventi critici di:
Claudio Cravero; Olga Gambari; Marco Enrico Giacomelli; Maria Giovanna Mancini; Anita Pepe; Adriana Rispoli; Gabriella Serusi; Lorena Tadorni; Antonello Tolve; Stefania Zuliani.

Inoltre la sera dell’inaugurazione sarà presentato il progetto/concerto “La scatola nera” di Franz Goria e Mario Conte.
“La scatola nera è l’oggetto che registra tutto ciò che avviene prima di un incidente.
E’ un contenitore di segreti.
Richiama il mondo delle stragi e dei fatti di cronaca che hanno segnato la storia del nostro paese negli ultimi cinquant’anni.
Aprire la scatola nera significa raccontare in forma canzone gli incidenti della propria vita, i percorsi, e la cronaca di un viaggio.
La scatola nera è un oggetto elettronico, indipendente e autonomo, che continua a registrare incessantemente e all’infinito”.

NA.TO L’ARTE DEL PRESENTE, IL PRESENTE DELL’ARTE

8 – 11 novembre 2012 Inaugurazione della mostra 7 novembre 2012 ore 18.30 Ex Manifatture Tabacchi Corso Regio Parco 134/A – Torino

La mostra è visitabile dalle 18.00 alle 22.00 – sabato 10 novembre in occasione della Notte per le Arti Contemporanee dalle 18.00 a mezzanotte Ingresso libero

 Per informazioni: IGAV tel. 011.19781500 – [email protected] – www.igav-art.org – www.na-to.it

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ACADEMY PRIDE! https://emanuelabernascone.com/academy-pride/ Thu, 01 Nov 2012 17:57:02 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=15853 ACADEMY PRIDE! Premio Nazionale delle Arti Sezione Arti Figurative, Digitali e Scenografiche

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ACADEMY PRIDE!

Premio Nazionale delle Arti
Sezione Arti Figurative, Digitali e Scenografiche

10 novembre – 7 dicembre 2012
Accademia Albertina di Belle Arti, Torino

Conferenza stampa sabato 10 novembre ore 10.30
Premiazione e inaugurazione della mostra ore 11.30

Dopo l’Accademia milanese di Brera e dopo quelle di Bologna, Napoli e Catania, quest’anno è l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ad ospitare la Sezione Arti Figurative, Digitali e Scenografiche del Premio Nazionale delle Arti edizione 2012.
Una manifestazione nata nove anni fa per iniziativa di Giorgio Bruno Civello, il Direttore generale del comparto AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. E’ il dottor Civello che ha voluto dar vita a un Premio che coinvolgesse tutte le Accademie di Belle Arti, insieme ai Conservatori di Musica, agli ISIA (Istituti Superiori di Istruzione Artistica), all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica e all’Accademia Nazionale di Danza, nel giusto intento di portare alla ribalta i migliori studenti dei tanti prestigiosi Istituti di Alta Cultura italiani.

Mentre il merito che Torino sia stata scelta come sede di questa importante Sezione del Premio è di Nicola Maria Martino, attuale direttore-commissario dell’Accademia Albertina, ma anche e soprattutto artista, che ha portato avanti con successo la candidatura del capoluogo piemontese. E il coordinatore dell’edizione torinese del Premio, l’artista Claudio Pieroni (docente di Pittura all’Albertina) ha voluto far coincidere l’inaugurazione dell’Academy Pride con la fiera Artissima e con quel mese di novembre che a Torino è tutto “ContemporaryArt”.
Così da sabato 10 novembre fino a venerdì 7 dicembre 2012 nella Pinacoteca annessa all’Accademia Albertina e nell’attiguo Salone d’Onore, troveremo esposte al pubblico una sessantina di opere provenienti da più di venti accademie di Belle Arti d’Italia. Dipinti, sculture, stampe, fotografie, ma anche video, installazioni e scenografie selezionate da una Commissione di esperti presieduta dall’artista Filippo di Sambuy.
Tra tutti questi lavori, i vincitori delle sette ben distinte sezioni – Pittura, Scultura, Decorazione, Scenografia, Grafica Fotografia e Arte elettronica – verranno individuati da una Giuria presieduta dall’artista torinese Ugo Nespolo e composta da Giovanni Cordero, responsabile dell’Arte Contemporanea alla Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici del Piemonte, Riccardo Passoni, vicedirettore della Galleria d’Arte Moderna di Torino e Rosalba Garuzzo, collezionista e presidente dell’IGAV, Istituto Garuzzo per le Arti Visive e Marisa Vescovo, critica d’arte e curatrice,. La proclamazione dei vincitori avverrà sabato 10 novembre alle ore 10.30 in occasione della cerimonia d’inaugurazione della mostra che si svolgerà nella rinnovata Aula di Scultura dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, in via Accademia Albertina 6.
A questo Premio, già ribattezzato dagli studenti Academy Pride, hanno partecipato con slancio decine di aspiranti artisti delle migliori Accademie di Belle Arti pubbliche e private d’Italia, proponendo lavori di notevole interesse, tanto che tutti avrebbero meritato di essere in mostra, se non fosse che c’era il limite oggettivo dello spazio espositivo. L’evento offre comunque una ricognizione sullo “stato dell’arte giovane italiana” e fa ben sperare per il futuro.
Il giorno dell’inaugurazione ci sarà anche un intermezzo musicale eseguito da un ensemble di giovani sassofonisti del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, segno della amichevole collaborazione con i “cugini” del Comparto AFAM-MIUR.
La sera di sabato 10 novembre la mostra dell’Academy Pride resterà aperta fino alle ore 23 nell’ambito della Notte Bianca dell’arte contemporanea. Va segnalato anche che sabato 10 novembre sarà anche il giorno della riapertura della Pinacoteca Albertina (chiusa da sei mesi), dentro alla quale, incastonate tra preziosi capolavori d’arte antica, troveremo esposte le opere pittoriche selezionate per il Premio e, come in passato, la Pinacoteca Albertina sarà aperta tutti i giorni da lunedì a venerdì, dalle ore 10 alle 18.

Premio Nazionale delle Arti 2012
ACADEMY PRIDE!
Accademia Albertina di Belle Arti,
Via Accademia Albertina 6, Torino
Inaugurazione 10 novembre ore 11.30
Apertura straordinaria sino alle ore 23 sabato 10 novembre
Fino al 7 dicembre: orario di visita dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18.

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FABER 3 https://emanuelabernascone.com/faber-3/ Fri, 19 Oct 2012 16:55:11 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=15851 FABER 3 Quando la creatività incontra l'impresa La III edizione di Faber – Quando la creatività incontra l'impresa

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FABER 3
Quando la creatività incontra l’impresa

La III edizione di Faber – Quando la creatività incontra l’impresa, sostenuta da Città di Torino – Direzione Lavoro, Sviluppo, Fondi Europei e Smart City, Camera di commercio di Torino e Compagnia di San Paolo, curata da Carlo Boccazzi Varotto e realizzata da Torino Nord Ovest, parte con grandi novità il 5 novembre 2012. Forte del successo ottenuto nelle due precedenti edizioni, Faber mantiene la sua formula vincente, ovvero l’incontro tra giovani creativi digitali e prestigiose imprese sul territorio piemontese e italiano, arricchendola con nuove opportunità.

Il concorso nazionale, che verrà lanciato il 5 novembre 2012, sarà articolato quest’anno in 4 sezioni: live action, animazione, web e app, visual e graphic design.

I giovani creativi – tra i 18 e i 35 anni – potranno concorrere con un’opera realizzata negli ultimi 18 mesi entro il 31 gennaio 2013; i vincitori, così come per le passate edizioni, si aggiudicheranno la partecipazione al Fabermeeting, salone professionale che si terrà il 13 e 14 giugno 2013 presso il Virtual Reality & Multi Media Park a Torino. Due giorni di incontri, presentazioni e workshop per favorire la conoscenza e il confronto tra i vincitori del concorso e le aziende tradizionali e della creative economy.

Sono inoltre previsti 12 premi speciali, messi in palio dai partner sotto forma di stage retribuiti, occasioni di alta formazione, servizi professionali gratuiti e sostegno economico.
Il progetto Faber è tutto questo e molto di più: è la risposta ai giovani che trovano difficile mettersi – e rimanere! – in contatto con il mondo del lavoro; è la soluzione per le aziende che vogliono tenersi al passo con i tempi ed entrare in contatto con le comunità creative; è l’occasione per enti e istituzioni pubblici e privati di costruire un ambiente che agevoli e promuova la creatività giovanile in chiave imprenditoriale: l’unica possibilità per il nostro Paese oggi di continuare a crescere e produrre eccellenze.
Quest’anno Faber conta oltre 70 partner -tra cui 10 agenzie di comunicazione, 10 società di animazione, prototipazione e modellazione, 7 agenzie web e app, 3 case di produzione, 8 società di servizi e consorzi di settore, 6 enti culturali, 2 poli tecnologici, 8 enti di alta formazione e ricerca- che hanno capito e apprezzato lo sforzo compiuto e hanno entusiasticamente aderito a questa nuova edizione. I giovani premiati in precedenza possono testimoniare con la loro esperienza come da questa occasione siano nate numerose opportunità di crescita e collaborazione. Per questo motivo il concorso Faber 2012/2013 è ancora più ricco di contenuti e le tipologie di opere da inviare sono:

• Live action: fiction e documentari (massimo 10 minuti), videoclip e filmati promozionali (massimo 10 minuti)

• Animazione: animazioni in 3D o tradizionale (massimo 10 minuti), promo, demo, sigle prevalentemente in animazione (massimo 5 minuti), videogame (demo massimo 5 minuti)

• Web e app: siti web, business solution realizzate su piattaforma web o multipiattaforma, applicativi per la telefonia e i tablet (demo massimo 5 minuti)

• Visual e graphic design: progetti realizzati di infografica e data visualization, progetti realizzati di comunicazione, che comportino lo studio di identità visive, strumenti di immagine coordinata, logotipi

Il bando completo del concorso sarà scaricabile a partire dal 5 novembre dal sito www.fabermeeting.it dove saranno pubblicati tutti gli aggiornamenti del progetto, le aziende aderenti, gli sponsor e il programma.

Info e segreteria
Roberta Balma Mion – Tatiana Mazali
Torino Nord Ovest
tel. 011 4432350, fax. 011 4432354
www.torinonordovest.it, [email protected]

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PROTAGONISTI https://emanuelabernascone.com/%ef%bb%bfprotagonisti/ Thu, 04 Oct 2012 17:05:55 +0000 https://emanuelabernascone.com/?p=15863 PROTAGONISTI "99 ritratti che hanno fatto la storia" di Sandro Becchetti 27 ottobre – 29 novembre 2012

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PROTAGONISTI
“99 ritratti che hanno fatto la storia”
di Sandro Becchetti

27 ottobre – 29 novembre 2012
Inaugurazione 26 ottobre ore 19

“Un click non condenserà mai una vita e spesso (salvo rare eccezioni)
i segni di una faccia dissimulano più che rivelare.”
Sandro Becchetti

Il 26 ottobre inaugura l’attesa mostra di Sandro Becchetti “PROTAGONISTI, 99 ritratti che hanno fatto la storia” e Torino torna così ad ospitare le immagini e il carisma di Becchetti, fotografo che da metà degli anni Sessanta ritrae i grandi protagonisti dell’attualità e della cultura, spaziando dagli acclamati attori – Dustin Hoffman, Anita Ekberg, Claudia Cardinale, Ugo Tognazzi, Piera degli Esposti… – ai registi – Fellini, Rossellini, Hitchcock, Bertolucci, i fratelli Taviani, Polanski, Truffaut…-, dai grandi autori quali Saramago, Moravia, Pasolini, Ungaretti, Englander ad artisti come Wahrol, Le Witt, Ernst, De Chirico e Christo.

99 personaggi ritratti da Becchetti con un severo bianco e nero che esalta ogni espressione e ogni esitazione: sono personaggi pubblici, protagonisti del loro tempo ma soprattutto del proprio destino. Becchetti li ritrae senza fronzoli e senza ritocchi, l’esatto contrario del photoshop imperante ai giorni nostri; le lenti di Becchetti sanno carpire la verità e l’unicità dei protagonisti, sui loro visi e attraverso i gesti si può leggere lo stato d’animo del momento. Sandro Becchetti attraverso questi 99 ritratti ci restituisce contemporaneamente uno spaccato della società dell’epoca e una visione di quelli che sono i temi costanti che agitano l’animo umano: da un lato l’attualità e il legame con la quotidianità, dall’altro i pensieri e le paure comuni agli uomini di ogni epoca che fanno sì che il visitatore si ritrovi e si riconosca in quegli sguardi lontani e negli atteggiamenti ostentatamente sicuri.
Attraversando le 99 immagini allestite presso LABLOFT si è colpiti dall’incredibile forza dei ritratti e dall’umanità che trasuda da ogni foto; questo è il miracolo operato da un fotografo di spessore e talento come Becchetti: i protagonisti per lo spazio di tempo di uno scatto sono soltanto persone.

Sandro Becchetti nasce a Roma nel 1935 e inizia l’attività di fotografo nella seconda metà degli anni Sessanta documentando la realtà sociale, politica e culturale del nostro Paese con una intensa collaborazione con “Il Messaggero” e molti altri quotidiani, periodici e agenzie di stampa. 
Nel 1980 interrompe l’attività di fotografo per dedicarsi alla sua passione di sempre, l’arte. 
Riprende a fotografare solo nel 1995 con una ricerca sulla Spagna e il Portogallo. 
Ha collaborato con “La Repubblica”, “L’Espresso”, “Il Mondo”, “Sipario”, “L’Unità”, “La Fiera Letteraria” e “L’Astrolabio”. 
Alcune delle sue foto sono apparse su “Life” e “Libération” e sono negli archivi della France Presse, della BBC e della RAI. 
Becchetti ha esposto in spazi pubblici e privati come le gallerie Nuova Pesa e Acta di Roma, la galleria König di Stoccarda, le gallerie delle Stazioni Centrali di Roma, Milano e Venezia, l’Archiginnasio di Bologna, il Museo in Trastevere di Roma, la Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino. 
La sua attività è documentata nel volume della Storia d’Italia Einaudi dedicata a “L’immagine fotografica 1945-2000”, in pubblicazioni specialistiche come “Popular photography”, “Photo”, “Progresso fotografico” e “Storia fotografica di Roma 1963-1974”. Nel 2007 è stato inserito tra i “5062 italiani notevoli” del “catalogo dei viventi” edito dal Marsilio.
Nel 2008 ha partecipato alla mostra UNITED ARTIST OF ITALY, inaugurata al Museo d’Arte Moderna di St. Etienne e dedicata a 21 fotografi considerati tra i più importanti d’Italia. Suoi ritratti sono stati acquisiti dalla Galleria d’Arte Moderna di Torino e dal Museo di Arte contemporanea di Rivoli (TO).

La mostra è resa possibile grazie al sostegno di Generali Assicurazioni. LABLOFT, una nuova e vivace realtà produttiva ed espositiva, ha scelto di portare a Torino la mostra di Sandro Becchetti e di allestirla in maniera informale e creativa presso i propri spazi – circa 250 mq multideclinabili – per esaltare l’intensità che trapela da ognuno dei 99 ritratti. La medesima intensità che contraddistingue la mission di LABLOFT, ovvero sostenere progetti di artisti sia locali che internazionali, affermati come alle prime armi, ma dotati di talento vero.
PROTAGONISTI, 99 ritratti che hanno fatto la storia sarà visitabile gratuitamente dal 27 ottobre al 29 novembre presso LABLOFT, in via Lodi 25/e, dal martedì al sabato dalle 15 alle 18.30 e su prenotazione in altri giorni e orari.

LABLOFT
Daniela Boni +393383493125
Elisa Perotti +393472625393
[email protected]
www.labloft25.it

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